Roma, 29 novembre – Cosa rischiano di trovare i romani sotto l’albero di Natale? Puntuale come il pullover della nonna o la cravatta della zia, ecco che si materializza lo spettro di un altro sciopero dei trasporti. Ma questa volta, c’è ben poco da scherzare. Nel frattempo, autisti e pendolari, fianco a fianco, hanno inscenato un sit-in di protesta.
Si alza il tiro fra i conducenti, formulando una pesantissima minaccia all’azienda: «Se non avremo garanzie, dal 17 al 24 dicembre bloccheremo Roma. Di ciò ce ne scusiamo coi cittadini». A dichiararlo è la “pasionaria” Micaela Quintavalle, leader degli autisti auto-organizzati dell’ATAC. La protesta è stata messa in atto dinanzi ai cancelli del deposito aziendale in via Prenestina. Insieme a loro, va in scena anche la protesta dei pendolari della Roma-Lido: una media di oltre 250 mila persone al giorno usufruisce di questo “servizio”. Le virgolette non sono casuali e le proteste dei cittadini esasperati dalle condizioni dei mezzi sono più che eloquenti. Tessere, fischietti e campanacci per far sentire il loro appello: «Basta esser trattati come animali».
Solidarietà, dunque, da parte degli autisti dell’ATAC che dichiarano: «È un sit-in indetto dai macchinisti della Roma-Lido per protestare contro una situazione allucinante: cabine fatiscenti, treni che risalgono al ventennio fascista. Tutti insieme contro sprechi e disagi». La tensione è alta. Dagli sfottò dipinti sugli striscioni che dicono “Dirigenti al Capolinea” oppure “Noi sul trenino, voi a San Marino” si passa alle urla di “Tutti a casa” verso le finestre degli uffici ed “Assunzioni subito” da parte dei lavoratori interinali. Micaela Quintavalle ha le idee ben chiare: «Dobbiamo fare fronte comune fra utenti e autisti contro l’azienda».
Maurizio Messina, presidente del comitato dei pendolari Roma Ostia, denuncia: «Tre lsono e priorità: le assunzioni dei macchinisti; investimenti sulla linea che è vecchissima come dice l’ATAC stessa, così come i veicoli. E serve un coordinamento con gli autisti. Molte rivendicazioni nostre sono le loro». Il bacino di utenza è aumentato, le corse diminuite. E tra ritardi, disagi, guasti, Messina conclude sconsolato: «La Roma-Lido non è neanche un trenino del Far West, altro che la metropolitana di cui parlano Comune e Regione. Siamo stanchi: abbiamo diritto ad un trasporto pubblico efficiente».
Il prossimo 16 dicembre è in calendario una nuova riunione. La Quintavalle ricorda: «Se non otterremo un colloquio con l’amministratore delegato o con il sindaco, se non ci daranno quello che ci spetta, dal 17 al 24 dicembre paralizzeremo Roma: siamo pronti con Metro A, B, autobus, Roma-Lido e Roma-Pantano, a rispettare scrupolosamente il codice della strada, ciò significherebbe paralizzare il traffico». Gli autisti garantiranno solo il lavoro ordinario e non faranno miracoli. «Per capirci gli autobus viaggiano quotidianamente con il 33/35% di straordinari mentre nella metro il servizio è coperto per il 60% dagli straordinari. A Roma andiamo sempre contro le regole, quando per colpa delle auto in doppia fila superiamo la linea di mezzo e finiamo contromano, quando non facciamo scendere alle fermate in sicurezza. Ecco, in quella settimana, ci accosteremo, perderemo tempo. Ci dispiace. Ma anche noi lavoratori siamo fruitori dei mezzi pubblici».
Le richieste degli autonomi sono: «Assunzioni per 1000 unità, tra cui 315 interinali; vetture nuove in periferia, in alcune rimesse come Tor Vergata e Collatina la situazione è drammatica, a garanzia della sicurezza dei cittadini, lo sblocco degli arretrati e la seconda tranche dell’una tantum». Nascerà una nuova associazione, “Cambia-menti M4-10”. «Il nome deriva dal singolo di Vasco Rossi, M4-10 dal movimento del 4-10 novembre, dove con lo sciopero degli straordinari ci siamo fatti conoscere».
Nel frattempo, si prevedono disagi per il servizio tranviario già martedì prossimo: dalle 8:30 alle 12:30 è in programma uno sciopero indetto dalla FILT-CGIL che interesserà il personale della rimessa Porta Maggiore. Sempre martedì, dalle 20:30 a fine turno, un’agitazione indetta dal sindacato OrSA riguarderà gli operatori di stazione delle linee del metrò e delle ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Giardinetti.