Roma, 10 novembre – Aveva architettato il piano nei minimi dettagli. Una truffa da oltre 750.000 euro ai danni del Comune di Gallarate, in provincia di Varese. Ma i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina l’hanno rintracciato ed arrestato. È finita così l’avventura di un cassiere di una società pubblica di erogazione di servizi, il quale era sceso dalla Lombardia sino alla Capitale per nascondere il tesoro in lingotti d’argento e denaro liquido, indebitamente sottratto, prima di fuggire per l’estero. Un piano studiato nei minimi dettagli, ma saltato all’ultimo minuto. Su di lui, infatti, pendeva un fermo emesso dalla Procura di Busto Arsizio per il reato di peculato.
L’uomo è stato rintracciato in via dei Meli, nei pressi della sua automobile, mentre era intento a riporre la valigetta con il maltolto in una buca scavata all’interno del parco di Tor Tre Teste. Il trentaquattrenne è accusato di essersi appropriato di grandi somme di denaro destinate al pagamento delle bollette da parte degli utenti di Gallarate. Fortunatamente, i carabinieri sono riusciti a sventare la sua impresa in extremis, fermandolo prima che potesse lasciare l’Italia con la refurtiva.
All’atto del fermo, le forze dell’ordine sono rimaste sbigottite dinanzi al contenuto della valigia: ventinove chili d’argento in lingotti dal valore di circa ventimila euro e la somma di 724.250 euro in mazzette di banconote di vario taglio. E non solo. All’interno della sua macchina sono stati trovati altri tremila euro in contanti, un computer, un hard-disk ed un libretto d’assegni, insieme ad altri documenti. La truffa è andata a monte dopo una segnalazione al “112” che aveva descritto dei movimenti sospetti da parte di un soggetto, il quale faceva ossessivamente la spola tra il parco di Tor Tre Teste e un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze.
Raccolta l’informazione, i Carabinieri sono immediatamente intervenuti, fermando l’uomo e cogliendolo, praticamente, in flagranza di reato. Dagli accertamenti effettuati subito dopo è emerso il provvedimento di fermo a suo carico. Sulla base delle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Gallarate, il trentaquattrenne avrebbe sottratto dalle casse del Comune di Gallarate ingenti somme contanti, le quali derivavano dal pagamento delle utenze nel periodo dal 1 gennaio al 31 luglio del 2013.
La somma, è già rientrata nelle casse del comune del varesotto, mentre il nostro novello “Pinocchio” alla ricerca del suo collodiano campo dei miracoli dovrà attendere il processo.