Roma, 23 dicembre – Ricordando gli anni ’80, un omaggio a Verdone e Lucio Dalla. Verdone volle girare, nel 1983, il suo primo film a tema, romantico e mai banale “Borotalco“, descrivendo l’amore mancato fra un giovane trentenne impacciato, chiuso, mai innamorato di nessuna, che per sopravvivere nel mondo del lavoro, come venditore nei “Colossi della Musica” ed in vista del matrimonio scontato e poco entusiasmante con la figlia di un piccolo commerciante al dettaglio ( il grande Mario Brega ), si finge un uomo di mondo, un viveur, per conquistare la bella ed indipendente venditrice di enciclopedie porta a porta ( Nadia, alias Eleonora Giorgi) spacciandosi per tale Manuel Fantoni, nella realta’ un piccolo impostore, un arruffone, un delizioso personaggio con qualche guaio giudiziario, affabulandola con avventure mai vissute e vantando ottime conoscenze nel mondo dello spettacolo. La Giorgi , infatti, fan sfegatata di Lucio Dalla, cade nella rete e nelle peripezie di Verdone, con una serie esilarante di gag. Segue uno scatenarsi di equivoci ed un crescendo di psicodramma, fino alla conclusione, non così pacifica e serena, come nei film di Verdone, un tipico finale malinconico ed a tratti struggente. La colonna sonora, prestata da Lucio Dalla insieme agli Stadio, fa da cornice al quadro piu’ bello, un bellissimo film che tantissimi amano ancora, un vero e proprio cult. Con un finale non banale, loro due che si rincontrano, preludendo forse ad un vero incontro, un conoscersi ed una conoscenza piu’ profonda, come non hanno fatto mai. Frustrati dal loro quotidiano e da scelte scontate su binari non prestabiliti da loro, ma dalla societa’, si incontreranno nuovamente, forse scoprendo un vero sentimento. “Un fiore per Hal“, degli Stadio, e’ la degna, stupenda, conclusione del film, suggellato dal loro bacio .
Di Alessandra Paparelli