Roma, 9 dicembre- Il movimento dei Forconi è sceso in strada, così come aveva annunciato, in tutta Italia. Sono già arrivati i primi blocchi e le prime cariche. Situazione tranquilla nella Capitale.
“L crisi ci ha tolto tutto tranne la forza” queste sono le parole d’ordine delle giornate di protesta, chiamate dal movimento dei forconi, contro crisi, austerity e politiche inadeguate. Il movimento ha portato in piazza un insieme di categorie molto eterogenee, dai lavoratori agli studenti, dai precari alle famiglie, dai pensionati agli imprenditori, tutti uniti nella bandiera tricolore e nella contrarietà all’attuale gestione governativa del Paese. I primi presidi sono iniziati questa notte, con la protesta degli autotrasportatori, che si ritrovano un continuo aumento delle accise sulla benzina e dell‘iva per coprire il taglio (probabile) dell’Imu. Nella Capitale il movimento dei forconi ha montato le tende a piazzale dei Partigiani, con lo striscione “i veri italiani non si fermano”. In piazza ci sono anche alcune famiglie con bambini malati che tornano a chiedere l’avvio della sperimentazione di Stamina. La situazione viene attentamente monitorata dalle forze dell’ordine,fino ad ora non ci sono stati momenti di tensione e la giornata sembra proseguire su questo clima. Nella notte la Digos ha fermato cinque attivisti di Forza Nuova che vagavano sul Gra alla ricerca dei presidi dei Forconi per attaccarli e creare problemi.
Nel resto d’Italia la situazione non è stata invece così tranquilla, ci sono stati scontri a Torino, dove i manifestanti hanno occupato la stazione e l’arrivo dei treni ad alta velocità. Ci sono stati scontri con sassaiole e lacrimogeni di fronte alla sede della regione Piemonte, la questura sta tentando di mantenere sotto controllo la situazione muovendo e spostando i cordoni di agenti, senza stabilire una vera e propria zona rossa permanente. In Veneto sono stati montati i primi presidi dei futuri 19 annunciati, al momenti in base alle informazioni della Polstrada sono bloccati i caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4, con dei mezzi pesanti messi di traverso che di fatto bloccano tutto il passaggio. Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana (Treviso) dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Momenti di tensione anche a Firenze e a Genova, mentre al momento risulta scarsa la partecipazione alle proteste a Milano e provincia. Mariano Ferro, leader del movimento dei forconi, ha annunciato che la protesta proseguirà finchè sarà necessario e che loro non accetteranno mere promesse «Facciamo un presidio fino a quando servirà. Il 9 dicembre l’Italia si ferma, lo dobbiamo ai nostri figli. – Ferro interviene anche in merito alla sicurezza e al pericolo di infiltrazione esterne– Qui prometto che i primi poliziotti saremo noi. Saremo noi a difenderci da eventuali infiltrati. Ho paura, io per primo, ho paura perché le infiltrazioni mafiose, le infiltrazioni di estremisti di destra o di sinistra non ci fanno bene, fanno un favore al sistema. Purtroppo, però, ci sono. A questi penseranno le forze dell’ordine. Ha ragione il Viminale a dire stiamo attenti. Ma noi saremo i primi a punirli severamente allontanandoli dai presidi »