Roma, 13 dicembre – «Qualora si evidenzi una persistenza di criticità verranno adottati provvedimenti progressivamente più restrittivi». Parla chiaro il cosiddetto “Pio“, piano intervento operativo per il contenimento dell’inquinamento atmosferico approvato dalla giunta Alemanno nel luglio 2011. E secondo l’andamento dei valori di Pm10 nell’atmosfera, sembra stiamo andando in quella direzione. Il blocco del traffico secondo targhe alterne dei giorni scorsi, che ancora va avanti (oggi dalle 7.30 alle 20.30 è vietato circolare all’interno della fascia verde per gli autoveicoli a benzina “euro 0” ed “euro 1”, quelli diesel “euro 0”, “euro 1” ed “euro 2”, i motoveicoli e i ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi “euro 0” ed “euro 1”, le microcar diesel “euro 0” ed “euro 1”), sembra aver fallito.
A evidenziarlo sono le centraline di rilevamento che, in tutte le aree di interesse hanno mostrato un livello dei valori uguale o addirittura maggiore. Da martedì, primo giorno di targhe alterne, a mercoledì, secondo giorno, le concentrazioni di polveri sottili, già sopra il limite di 50 microgrammi per metro cubo, sono salite: Arenula è passata da 57 a 71, Preneste da 57 a 77, Francia è rimasta a 65, Cinecittà da 81 a 97, il parco di Villa Ada da 59 a 60, la tenuta agricola del Cavaliere da 60 a 61, piazza Fermi da 58 a 72, Cipro da 58 a 68, Tiburtina da 67 a 88, Malagrotta da 55 a 70. Ci si aspetta, quindi, sotto le feste, un blocco totale della circolazione che rischierebbe di mandare in tilt il commercio natalizio della Capitale. Ad ogni modo, a farla da padrone, sono le multe che solo nella giornata di martedì sono state 138 su 1.100 controlli.