Roma, 12 gennaio- A pochi centimetri da un mazzo di margherite bianche e una candela, gli investigatori hanno trovato il cacciavite usato per uccidere il giovane parrucchiere. Amato da tutti alla Magliana, conosciuto per il suo sorriso e la sua parlantina, Daniele Fulli è stato ucciso dal suo compagno tossicodipendente perchè voleva qualcosa in più dalla loro relazione, voleva una storia seria e non che tutto finisse in fuggevoli incontri, presto dimenticati. Una lite furibonda, la motivazione che avrebbe spinto Andrea Troiso, di 32 anni, ad uccidere il suo compagno il 4 gennaio, sulle sponde del Tevere, nel canneto, dove spesso si erano incontrati nei pochi giorni di frequentazione. Proprio lì è stato trovato il cacciavite di circa 40 centimetri, ancora sporco del sangue di Daniele, abbandonato in terra, nascosto fra gli arbusti. Si chiude così il cerchio, mentre alla Magliana sfila il corteo in onore del giovane Daniele “Ciao Daniele, non ti dimenticheremo” hanno scritto i suoi amici sullo striscione di apertura della marcia funebre.
di Elisa Bianchini