Roma, 3 gennaio – Peppa Pig non è un cartone educativo né realistico. È questa l’accusa mossa dall’Aidaa – Associazione italiana difesa animali e ambiente – contro il cartone animato tanto amato dai più piccini. L’associazione ne ha infatti chiesto il boicottaggio per Capodanno. Un po’ come ha fatto Grillo contro Napolitano, mentre il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini diceva che avrebbe visto proprio questo cartoon anziché il messaggio del Presidente.
Motivo? «Peppa Pig e tutti gli altri cartoni animati – sostengono dall’associazione – che fanno vedere gli animali felici distorcono brutalmente la realtà in merito alla sorte reale che tocca quotidianamente a milioni di maiali mucche, oche e anatre e topi ed altri animali che sullo schermo appaiono come animali che vivono felicemente, mentre quelli veri, le vere Peppe Pig, sono costrette a vivere in allevamenti intensivi ed uccise in maniera brutale per l’alimentazione umana».
«Se vogliamo trasformare gli animali in un business – continua la nota – questa è la strada giusta, ma se invece amiamo gli animali dobbiamo mostrare anche l’altra faccia della medaglia, quella della violenza e della morte a cui sono sottoposti ogni anno migliaia di animali veri che vengono idealizzati nei cartoni animati».
Da qui la proposta di Aidaa rivolta a famiglie e netwoork televisivi: «Le famiglie spengano la tv davanti a queste orribili mistificazioni e le televisioni facciano vedere immagini di vita quotidiana delle vere Peppe Pig, dei veri Autogatto e Mototopo e via dicendo in modo che i più piccoli sappiano anche loro a quanta sofferenza sono sottoposti gli animali che vivono felici ma purtroppo solo nelle loro fantasie».
Animalisti o meno ci si dovrebbe ricordare che si tratta solo di un cartone animato per bambini molto piccoli. Il rispetto verso l’ambiente e gli animali sono valori che sicuramente avrebbero bisogno di un maggiore approfondimento ma ogni età ha le sue regole e, amato o odiato che sia, Peppa Pig è e rimane un cartone per l’infanzia.