Roma, 9 dicembre – Di tutto si può parlare tranne che di passi avanti, anzi sembra che questo governo sia maggiormente incline ai passi indietro con parecchie cadute di stile. Se si considera infatti la giornata di ieri, l’inversione a U sembra diventata la norma. In poche ore, il governo ha dovuto depennare due provvedimenti che, di fatto, erano già scritti. Uno addirittura in vigore, cioè la trattenuta di 150 euro sugli stipendi degli insegnanti che hanno percepito uno scatto non dovuto. Prelievo per fare cassa, del quale la titolare dell’Educazione, il ministro Maria Chiara Carrozza, non era a conoscenza. Bocciato dal premier in modo tardivo il che lascia intendere un cambio di direzione improvviso deciso per non toccare quelle fasce che questo governo “provvisorio” lo rivoterebbero. Il secondo, invece, riguarda l’innalzamento del tetto alle aliquote Tasi. Questa doveva finire nel decreto «Imu-Bankitalia» sotto forma di emendamento, ma martedì sera è scivolato fuori per entrare nel decreto enti locali. Non è escluso che slitti ancora e finisca in un decreto ad hoc. Insomma tutto può succedere e se un giorno si dice una cosa a gran voce, non la si può certo dare per scontata perchè in poche ore può essere stravolto tutto. Parliamo ad esempio dell’Imu. La tassa doveva interamente essere cancellata per il 2013. La prima rata è effettivamente andata. Poi la seconda, con un provvedimento ad hoc. Poi, all’improvviso, è spuntato un pezzetto della vecchia imposta a carico di molte famiglie e la seconda rata si è trasformata in mini Imu. Colpa dei sindaci che hanno aumentato l’aliquota, hanno spiegato dal governo. Poi l’Irpef-immobili. Quando la riforma della tassazione della casa era ancora in gestazione, dal ministero dell’economia trapelò il ritorno della casa (dalla seconda in poi) nell’imponibile delle imposte sulle persone fisiche. Palazzo Chigi smentì sonoramente. Salvo poi – con la nuova maggioranza senza Forza Italia- reintrodurre la batosta in versione ridotta: al 40per cento e solo per gli immobili che si trovano nello stesso comune della prima casa. Insomma un polverone che ha portato essenzialmente alla reintroduzione della tassa per i cittadini, alcuni dei quali ancora si chiedono cosa dovranno fare. Parecchie svolte, cambi di direzione ma soprattutto tanti, troppi dietrofront che portano questa maggioranza di sinistra-centro a tornare sempre al punto di partenza.