Roma, 9 marzo – Se l’Italicum attende la domenica, riposando per il voto di domani, la questione delle quote rosa resta calda. E a parlare della questione è la presidente della Camera Laura Boldrini , che parla ai microfoni di “In mezz’ ora” di Lucia Annunziata .
Sulla parità di genere e sulla questione delle quote rosa, la Boldrini si dice sicura: “Lunedì si chiude alla Camera”. Il congresso di Fratelli d’Italia ha infatti rallentato i lavori di venerdì ma la questione donne scalda gli animi di destra e sinistra e non cenna a placarsi. ma la presidente si dice “certa che domani si esauriranno i lavori” sulla legge elettorale alla Camera e che “sarà una giornata cruciale per il Paese”. In effetti le quote rosa sembrano aver per la prima volta creato una cordata da destra a sinistra con il benestare del Presidente della Repubblica. Carfagna e Boldrini si sono unite nella lotta e il Presidente Napolitano ha chiosato definendo “il sessismo un virus anche in politica”.
La questione ufficiale delle ultime ore risiede quindi nel veto delle quote rose: se sia necessario e auspicabile introdurle e se sì in che quota, 50-50, 40-60, e in che ordine in lista. In effetti soprattutto nei collegi piccoli servirebbe affiancarla anche con l’alternanza obbligatoria. Le 90 deputate hanno però innanzitutto a cuore che la questione della rappresentanza di genere sia affrontata nella nuova legge elettorale. In campo Pd, Nuovo Centrodestra, Forza Italia e Scelta Civica. E la Boldrini ha avuto di certo il merito di difendere la causa di genere dentro e fuori le mura delle istituzioni. E spiega di aver più volte difeso le donne attraverso lo strumento parlamentare: sul femminicidio, contro il sessismo e ora con le quote rosa che definisce un “passaggio necessario”. La presidente ritiene infatti che la presenza maschile sia ancora eccessiva rispetto a un 30% di presenza femminile in Parlamento.
“Il 50% della popolazione sono donne. Oggi abbiamo buoni motivi perché ci sia una adeguata rappresentanza che ci restituisca il peso della democrazia come soggetto attivo”, così aveva già ricordato la Boldrini da Montecitorio. Una difesa dentro e fuori le Istituzioni che attende risposta nelle aule parlamentari.
Parità di genere: niente di fatto - NewsGO
10 Marzo 2014 @ 18:31
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