Roma, 17 marzo- Sono ancora gravissime le condizioni del bimbo di tre anni che lo scorso giovedì ha rischiato la morte per soffocamento dopo aver dato un morso al suo hot dog, nel centro commerciale dell’Ikea. Inevibilmente sono scoppiate le polemiche sui ritardi dei soccorsi e la scarsa pronteza dell’Ikea. Al primo grido di aiuto della mamma in molti hanno cercato di aiutare il bambino, colpendolo sulla schiena e capovolgendolo affinché sputasse il pezzo di panino. Ma il piccolo ha continuano a non respirare, fino ad arrivare allo svenimento. I passanti che hanno assistito alla scena hanno raccontato di aver cercato aiuto anche nel vicino Leroy Merlzin, alla ricerca di un medico di guardia, ma nessuno si è fatto avanti, fino all’arrivo del 118, quando il piccolo era ormai in arresto cardiaco da molti minuti. La madre non si dà pace per quanto accaduto, mentre i carabinieri hanno aperto un fascicolo su quello che al momento rimane un incidente, senza nesun inscritto al registro degli indagati. Il bimbo, ricoverato al Gemelli, rischia problemi neurologici a causa del prolungato arresto cardiaco e della mancanza di ossigeno al cervello, ma l’Ikea si è difesa sostenendo l’ intervento immediato di una squadra di paramedici, interni al centro commerciale. Molti ancora i punti da chiarire in questa triste vicenda, connun rimbalzo di responsabilità mentre un bambino rischia la vita.