Giornate molto agitate in casa Rugby Città di Frascati. L’esonero del tecnico dell’Under 18 Luciano Mazzi ha creato malumore all’interno dello staff e ha portato alla clamorosa azione di diversi allenatori delle squadre giovanili, che hanno rassegnato le dimissioni, oltre a quella dei genitori dei ragazzi, preoccupati per il futuro dell’attività sportiva. Una situazione descritta nei giorni scorsi dal sito IlMamilio.it, che ha riportato anche il colloquio tra il presidente Antonio Colleluori e i genitori, che “avrebbero richiesto ed ottenuto, almeno sulla parola per il momento, l’allontanamento dalle cariche del direttore generale Pierluigi Gentile, del suo vice Vincenzo Di Fonzo e del direttore sportivo Giovanni Russo. Al loro posto sarebbe stata accettata dalle parti la nomina di Alejandro Villalon, uno dei due tecnici della prima squadra anche lui dimissionario, quale interfaccia pro tempore tra società e iscritti”. Mentre rimane ancora in standby la questione della convenzione per la gestione del campo di Cocciano. La risposta poi in serata del presidente con una nota ufficiale, che riportiamo in maniera integrale.
In riferimento a quanto diffuso in varie sedi da parte dello STAFF ALLENATORI della Ns Società, e riportato da alcuni media locali, la Società Rugby Città di Frascati srl continuerà a garantire regolarmente lo svolgimento delle attività sportive. Mi scuso personalmente a nome di tutta la Società che rappresento dei disagi e della confusione generata dal grave gesto compiuto da alcuni ns allenatori, che senza dare alcun preavviso alla Società, hanno ritenuto di affidare direttamente ai social network forse anche comprensibili motivazioni di disappunto.
Nell’evidenziare la censura più totale dei modi in cui sono state manifestate le problematiche, colgo l’occasione per precisare che le motivazioni con le quali il Cda del 19.03.2014 ha deliberato l’esonero dell’Allenatore Mazzi sono le seguenti: “…in considerazione degli atteggiamenti tenuti dall’allenatore durante il corso dell’anno con particolare riguardo alla morosità delle quote…”.
Il sottoscritto, dopo aver appreso la situazione di morosità nel pagamento delle quote associative, che si evidenzia costituiscono fonte primaria si sostentamento economico per la Società, ha disposto con nota del 06.02.2014 che fosse impedito l’accesso alla struttura sportiva agli atleti morosi precisando altresì che tutti coloro che avessero formalmente evidenziato problematiche specifiche sarebbero stati oggetto di opportuna ed attenta valutazione nonché che l’applicazione del provvedimento era affidato dal DG, agli allenatori, preparatori, dirigenti tutti. Tale provvedimento ritengo dovuto soprattutto nei confronti di tutti quei genitori che, probabilmente con molti sacrifici, hanno tenuto fede, entro il mese di dicembre, ai propri impegni sottoscritti con l’iscrizione che pur forniva diverse soluzioni di pagamento.
L’aver appreso che un Ns Allenatore, il Sig. Luciano Mazzi, a cui affidiamo i ragazzi che debbono essere formati, non solo come atleti ma anche come uomini, non solo non aveva dato applicazione alle disposizioni della Società ma non aveva mai corrisposto per l’annualità in corso nemmeno l’anticipo delle quote associative per i suoi 2 figli iscritti è una situazione inaccettabile per i principi che ritengo debbano sostenere una Società seria, le considerazioni successive di carattere squisitamente sportiva pur esistenti ed importanti appaiono per lo scrivente secondarie. Se è vero che la cultura di un uomo si misura “con quello che fa di quel che sa”, trovo che la cultura sportiva di molte persone che dicono di essere esperti di Rugby ed amanti della cultura che rappresenta il Rugby a Frascati sia francamente di modesta levatura.
La Società Rugby Frascati è aperta e disponibile ad accogliere a braccia aperte tutti quelli che “dimostrano con i fatti il proprio attaccamento alla Società con senso di responsabilità e spirito di squadra”, non che usano lo slogan della passione per motivare deplorevoli interessi di carattere squisitamente personale. Sono certo che gli ambiziosi obiettivi che si prefigge la ns Società saranno raggiunti e vedo in questo brutto passaggio solo una ulteriore occasione per capire effettivamente su chi si può contare per costruire un futuro migliore.
Continueremo a lavorare per questo e siamo certi compiendo altri errori giacchè solo chi non fa non sbaglia. Un pensiero particolare a tutti i bambini che scioccati dalle parole sciagurate di qualche allenatore preda di un momento di protagonismo sono tornati a casa piangendo; “Non preoccupatevi gli allenatori passano il Rugby resta” . Trovo quanto mai riprovevole che si approfitti della ingenuità di un bambino per far valere le proprie, forse anche giuste, motivazioni di disappunto. Ovviamente terremo aggiornato il Movimento tutti sugli sviluppi della situazione in corso.
Roma, 28 marzo