Europee: su 64 simboli presentati ne sono stati ammessi 52, sono stati respinti, o più tecnicamente “ricusati”, otto simboli, tra cui il curioso “Forza Juve-Bunga Bunga-USEI”. Altri quattro simboli sono definitivamente esclusi perchè non hanno presentato una documentazione completa, sono i simboli cosiddetti “senza effetti”. Tra i simboli che sono stati ammessi dal Viminale non mancano quelli dei partiti più importanti come: la Lega Nord, Scelta Europea, Fratelli d’Italia, Il Nuovo Centrodestra, il Pd, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Ma troviamo anche il simbolo dell’Atra Europa con Tsipras, l’Italia dei Valori, Casapound e i Verdi Europei.
Tra i simboli che destano curiosità e che sono stati ammessi ci sono: il “Movimento dei Poeti d’azione”, il “Partito internettiano”, il “Chiamiamolo per il Piemonte”, il simbolo del “Sacro Romano Impero”, quello del “Recupero maltolto”, poi “Basta tasse” e il contraddittorio “Io non voto”, altro partito di protesta sono i “Pensionati d’Europa”, il cui leader Fortunato Sommella invita tutti gli over sessanta a disertare il voto, bruciando copia delle schede davanti al Viminale il 26 mattina.
Tra i “ricusati“, oltre a quello “Forza Juve-Bunga Bunga-USEI” (Unione Sudamericani Emigranti Italiani), c’è anche la “Lista del Grillo Parlante-No Euro“, poi la “Lega Padana”, le “Destre Unite”, il “Cdu”, il “Movimento Sociale per l’Europa”, infine due simboli distinti della Democrazia Cristiana praticamente identici. Per i simboli ricusati i presentatori avranno tempo 48 ore per sostituirli o opporsi in Cassazione. Mentre i quattro simboli “senza effetti” e quindi definitivamente esclusi, sono quello del “Partito delle Aziende”, “Rifondazione Comunista”, il “Partito dei Comunisti Italiani” e il “Fronte Uomo Qualunque”.
Roma, 12 aprile