“Io ho lottato sempre per vedere usata la moviola in campo e sono veramente contento di vedere che è successa questa cosa. Vuol dire che spero che questa cosa si unifichi in tutta Europa adesso: c’è stata una legge Bosman e adesso da ieri c’è una legge Destro”. Così Rudi Garcia il giorno dopo la conferma della squalifica tramite prova tv di Mattia Destro per tre turni. Un’arma in meno per il tecnico per questo finale di stagione (anche se tornerà contro Juve e Genoa): “Io mi auguro che si unifichi a tutta l’Europa, dico anche che queste cose non possono andare solo in un senso, ad esempio il rigore negato a Cuadrado che ha visto il giocatore ammonito e squalificato e in questo caso non gliel’hanno tolta. Deve essere una cosa non negativa ma per aiutare il calcio, ora se questa cosa la fanno sempre sarebbe bene soprattutto per gli arbitri perchè bisogna sempre aiutare gli arbitri o fare in modo che gli spettatori non vedano 10 volte la stessa azione. L’arbitro la vede una volta quindi o bisogna togliere tutti questi replay o procedere con la moviola, che è veramente un gran passo avanti. Stagione finita per lui? No, deve essere pronto per quando potrà giocare, ci saranno ancora due partite forse decisive e lui deve essere pronto, faremo un programma fisico per lui, senza Mattia abbiamo dimostrato che possiamo fare bene in attacco, segnare, siamo più forti con lui ma anche senza di lui non abbiamo mancanze in attacco. Sarà il momento per gli altri di dimostrare che non siamo il secondo miglior attacco del campionato per caso”.
La testa però va alla sfida di domani contro la Fiorentina in casa dell’ex Montella e Garcia si aspetta una bella partita: “Domani ci saranno in campo due squadre che giocano bene al calcio, speriamo di vedere un bello spettacolo. Juve-Bologna ci può condizionare? No, è già successo di giocare in posticipo e non è cambiato nulla nell’atteggiamento della squadra; noi andremo a Firenze per vincere. Sappiamo che è un campo difficile ma abbiamo l’obiettivo di allungare la striscia a 8 vittorie, faremo di tutto e dopo vedremo quello che succede. Ma il nostro obiettivo, la nostra ambizione è di andare per prendere i 3 punti e non dipende dai risultati prima. La Roma ha un gioco particolare, fa un gioco su cui abbiamo lavorato dall’inizio, ma il gioco della Fiorentina mi piace: è un gioco europeo. Sono contento di giocare contro di loro, all’andata abbiamo visto una bella partita, spettacolare, e me lo aspetto domani. Speriamo per i tifosi una gara a livello dell’andata, nel calcio non sappiamo cosa può succedere in campo, ma domani ci saranno singoli di alto livello, ma anche un atteggiamento di squadra da ambo le parti che faranno sì che sarà una bella partita”.
Una sfida particolare per Adem Ljajic, ex di turno: “Sappiamo che quando un giocatore gioca contro la sua ex squadra è sempre particolare, come abbiamo visto e vissuto con Nainggolan un po’ di tempo fa e per Adem sarà lo stesso, ma questa è una cosa normale. Lui ha fatto 6 gol, 6 assist; lo abbiamo preso per questo, perchè è un giocatore decisivo. La risposta viene sempre sul campo e abbiamo visto l’ultima partita che la sua risposta è stata clamorosa ed è così che deve continuare”. Ma lo sarà anche per Radja Nainggolan, dopo le vicende familiari: “Ho parlato con lui, c’è la vita sportiva che mi importa e la vita privata che non riguarda nessuno, solo Radja. Lui è sereno, si è allenato bene, sarà un giocatore importante per noi domani”.
Poi Garcia dimostra di non avere nessun rimpianto per una stagione comunque da record e non ha paura che la Juve possa giungere all’Olimpico per festeggiare lo scudetto: “Non ho rimpianti, la stagione è quella: voi dite che uno può firmare con il sangue se succede questo e sono d’accordo anche se non è ancora finita la stagione. Ci sono belle partite da giocare, mi piace andare a Firenze poi ci saranno due partite in casa di alto livello, sul piano emozionale mi auguro di vivere ancora delle grandi emozioni. Vederli festeggiare all’Olimpico può essere un contraccolpo? Può succedere, ma può succedere anche che quella partita sarà decisiva, ora non lo sappiamo, non ho la palla di cristallo, quindi non lo so”.
Roma, 18 aprile