Con la ratifica delle nomine per alcune grandi aziende pubbliche il governo Renzi si propone di effettuare una sorta di rivoluzione culturale, attraverso la promozione di manager uomini e donne in egual misura, per una sostanziale parità di genere che vada a colmare un ritardo trentennale dell’ Italia in tal senso. Queste le parole del sottosegretario a Palazzo Chigi Graziano Delrio. Nella giornata odierna il premier Renzi sceglierà i vertici di Eni, Enel, Finmeccanica e Poste. In questa settimana ci sarà anche il decreto sul taglio dell’Irpef; si avvicinano inoltre gli 80 euro in busta paga, a partire da maggio, con le relative coperture. Del Rio afferma inoltre che si taglieranno gli incentivi ai settori improduttivi e sarà fatto anche un cospicuo intervento sul settore della sanità. Le Regioni più efficienti non avranno nulla da temere dalla cosiddetta spending review, mentre con le altre verrà usato il pugno di ferro perché l’ inefficienza di qualcuno non può essere pagata da tutti gli italiani. Alla minoranza parlamentare che ha preannunciato la battaglia contro l’ Italicum, il sottosegretario risponde che la discussione è sana e lecita, ma che non verranno commessi gli stessi errori che dei tempi di Prodi e dell’Ulivo, quando una maggioranza striminzita pensò di poter fare da sola. Il risultato di quella visione sbagliata fu anche e soprattutto il Porcellum, una norma bollata come incostituzionale ma che è stata usata per otto anni. Ragion per cui il dialogo con l’opposizione, specie in una fase quanto mai delicata come questa, è assolutamente indispensabile.
Roma, 14 Aprile