La Roma si prepara alla sfida con l’Atalanta con tanti assenti, per infortunio e squalifica, ma non molla nulla. Parola di Rudi Garcia, che continua a mantenere alto il morale del gruppo ma soprattutto l’ambizione. C’è un secondo posto da consolidare e a dare fiducia è sicuramente il rientro di Francesco Totti, dopo una settimana tribolata dal punto di vista fisico. “E’ pronto – dice il tecnico francese – ha fatto un allenamento normale anche ieri. Ha lavorato differenziato perchè la squadra non ha fatto grandi cose sul piano fisiche e invece lui aveve bisogno di lavorare più intensamente. Tutto bene quindi per il Capitano”.
Garcia simbolo di una squadra che ad inizio stagione tutti guardavano con scetticismo, ma guai a dire altro: “No, niente rivincite, dovevamo lavorare forte con i ragazzi e fare in modo che la squadra giocasse come volevo io, che avesse un’identità di gioco e ora ce l’ha, sono convinto che se giochiamo bene abbiamo più chance di vincere, i risultati e la classifica dipendono da questo”. Così come cerca di non tornare sul caso Destro: “E’ inutile parlare: mi sono già espresso, oggi io ho una partita da preparare non è il momento per parlare di questo, c’è un ricorso che ci sarà giovedì prossimo mi sembra. Quello che è sicuro è che Mattia con il giallo che ha preso non può giocare domani e allora bisogna parlare solo di questa partita, che è la più importante della stagione ora come lo sarà la prossima, giochiamo ancora prima degli altri e bisogna vincere, lo abbiamo già fatto tante volte questa stagione: 23 vittorie su 32 partite anche se l’Atalanta è una buona squadra e sarà difficile. Quest’anno abbiamo avuto anche tanti infortuni importanti e tante assenze importanti e questo non ha mai cambiato l’efficacia della squadra, ho tanta fiducia per chi giocherà domani, sono tranquillo sereno e come al solito motivato perché il campionato non è finito e non finirà domani sera”.
Sui numeri “disciplinari” dei giallorossi in stagione Garcia dice la sua: “Vuol dire che abbiamo di più la palla rispetto agli altri e quindi non bisogna fare fallo quando l’abbiamo: io conosco tutti i miei giocatori, non c’è nessuno cattivo, c’è sempre fair play, a volte bisogna essere intelligenti sul campo. Voi dite sempre che esistono i falli tattici e possono essere anche falli intelligenti, ma sul piano degli squalificati è casuale, bisogna vedere ogni caso individuale, ma per me non è tanto importante, quando uno è squalificato fa spazio per un altro e a volte fa bene per il riposo di quel giocatore. Io non ho mai fatto caso ai diffidati, sicuro è meglio perdere uno dopo l’altro che 3 in una volta, ma domani sarà un Olimpico con quasi 50mila tifosi e questa è una bella cosa: abbiamo tutti fame di andare avanti, dobbiamo giocare con entusiasmo, con gioia e non mollare su questa voglia di vincere che ha la squadra dall’inizio della stagione”. E guai a dire che la Roma è tartassata dalla giustizia: “Non c’è niente contro la Roma o contro un’altra squadra: dopo la partita a Cagliari quando un giocatore fa tre gol sentir parlare solo dell’episodio della manata è triste, dobbiamo mettere il calcio avanti, i grandi giocatori, le squadre che fanno gol e fanno piacere ai tifosi perché la natura del calcio è quella, fare spettacolo, così faremo in modo di avere sempre stadi pieni come vediamo in Champions o in altri campionati. Noi allenatori abbiamo questo dovere di fare in modo prima di prendere piacere sul campo sennò facciamo un altro mestiere e poi di dare gioia ai tifosi”.
E a chi gli chiede se brucia fare una stagione così straordinaria ma chiuderla senza un trofeo: “Giochiamo solo per vincere, se abbiamo più punti della storia della Roma sarà bene, ma sarà bene anche raggiungere il posto più alto che per il momento è il secondo, l’unico che possiamo difendere e l’unico che possiamo attaccare è il primo, ma non dipende da noi. Dopo la partita col Cagliari di ho sentito dire che eravamo a -5 e che la corsa allo scudetto era aperta e poi dopo la partita della Juve era chiusa: non è cosi, è ovvio che quando passano le partite e lo scarto non cambia è così, ma possono cambiare le cose già da domani sera, è così ogni giornata; noi dobbiamo andare avanti a fare il nostro, se sarà una Roma da record sarà una stagione straordinaria che già c’è, ma che non è finita e io la voglio finire nel migliore dei modi”.
Infine torna sulle parole del presidente del Livorno Spinelli, che già dava per persa la partita con la Juve e puntava alla sfida di questo weekend fondamentale per la permanenza in A: “Io non posso fare niente, sono l’allenatore della Roma e posso solo pensare a mettere in campo la squadra che mi sembra più adatta per vincere le partite, e fare in modo di vincere più partite possibili. Non è il momento di fare un bilancio, ma come si fa a non essere contenti della stagione della Roma? Sono contentissimo di quello che fanno i miei giocatori, domani sarà difficile ma io vorrei che questo campionato non finisse mai, non solo per raggiungere la Juve, ma anche perché vedendo giocare la mia squadra prendo piacere: ho un gruppo fantastico, di uomini ognuno che entra qui si sente fiducioso, può sbagliare ma già pensa a rimediare, a fare qualcosa per la squadra e quell’entusiasmo che mi aspetto non solo dai giocatori ma anche dai tifosi, restano 3 gare in casa e dobbiamo godere ogni momento, essere dietro a questa squadra che lotta anche per un centimetro”.
Roma, 11 aprile