Sono sei mesi che i residenti di Tor Sapienza devono fare i conti con una fogna a cielo aperto da sei mesi, all’altezza del civico numero 24. La rottura dell’impianto fognario riversa sul manto stradale acque nere e maleodoranti. Le prime segnalazioni del disservizio risalgono niente meno che ad ottobre, a cui ha fatto seguito una denuncia a mezzo stampo il 6 novembre dell’ex consigliere d’opposizione (Fdi), Daniele Rinaldi.
“Ho già segnalato agli uffici competenti tale situazione che crea gravi disagi anche dal punto di vista igienico-sanitario ed ho sollecitato il Dipartimento Lavori pubblici di Roma Capitale affinché venga effettuato un sopralluogo sul posto, nei prossimi giorni al fine di risolvere definitivamente il problema , alla presenza di tutti gli uffici interessati”, dichiarava in un comunicato stampa l’ex consigliere Rinaldi.
Purtroppo, ad oggi, niente è ancora cambiato. Sotto accusa, nello specifico, sono finite tutte le Asl di Roma B, le quali dovrebbero intervenire proprio in casi come questi, quando le condizioni igieniche minime non possono più essere garantite.
“Da mesi e mesi – dice Roberto Torre del Cdq Tor Sapienza – la rottura della fogna è ancora lì, con i suoi liquami, con l’olezzo che ti spezza le narici, con gli schizzi di acqua putrida che ti investono in pieno quando le auto immancabilmente ci passano sopra. Tutto normale, siamo a Tor Sapienza”.
Roma, 2 aprile