L’assedio di Torino iniziò il 14 maggio 1706, quando almeno 44.000 soldati franco-spagnoli circondarono la fortificata cittadella di Torino, difesa stoicamente da 10.500 soldati sabaudi.
L’assedio ha importanza storica poiché raramente una capitale europea è stata posta sotto un assedio scientificamente studiato.
La difesa di Torino durò fino al 7 settembre, ben 117 giorni di resistenza.
Lo scenario era la guerra per la successione del trono di Spagna.
La cittadella di Torino era una fortificazione fatta erigere dal duca Emanuele Filiberto I di Savoia, e permise alla popolazione di resistere ai bombardamenti di bombe incendiarie e palle di pietra. Il ruolo chiave però, lo giocò l’intricato labirinto di gallerie di mina e contromina scavate nel sottosuolo. Proprio in queste gallerie si celebrò l’episodio simbolo dell’intero assedio: il sacrificio di Pietro Micca.
Il sacrificio ci fu quando la situazione sembrava compromessa per i sabaudi, l’esercito francese stava per entrare a Torino per rifilargli il colpo di grazia. Pietro Micca sapeva che facendo crollare la galleria avrebbe fermato l’avanzata francese, per l’esplosione era inutile utilizzare una miccia lunga perché avrebbe impiegato troppo tempo. Così optò per una miccia corta, allontanò un suo compagno con la storica frase: «Alzati, che sei più lungo d’una giornata senza pane», senza esitare appiccò il fuoco alle polveri. L’esplosione lo travolse in pieno, ma il suo sacrificio funzionò per sbarrare la strada ai nemici.
L’assedio si terminò con la battaglia del 7 settembre, quando le truppe austro-piemontesi, guidate da Vittorio Amedeo II e dal Principe Eugenio di Savoia, respinsero definitivamente l’attacco degli assedianti, costringendoli alla fuga.
Roma, 14 maggio

Assedio di Torino: 117 giorni di resistenza il 14 maggio 1706 | ITMTelevision
14 Maggio 2014 @ 10:53
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