Per festeggiare il mese dantesco per antonomasia è iniziato il 7 maggio il Festival madrelingua a Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri. Un festival dell’italiano tra lingua, letteratura e cultura, organizzato appunto da madrelingua, la rivista pubblicata dalla Dante Alighieri. I primi due incontri si sono concentrati sul tema della poesia e del gioco nella sua dimensione linguistica.
Nel terzo incontro, tenutosi oggi, si sono alternati una serie di interventi incentrati su pronostici o “profezie” riguardanti la scienza, la società, la comunicazione, tenuti da eminenti studiosi. In particolare il tema centrale è stato il futuro della società e dei giovani. Nel corso della giornata si è cercato di rispondere ad alcune domande centrali sul prossimo futuro che sembrano ancora senza risposta. I due grandi interrogativi attorno ai quali è ruotato il dibattito sono stati: “la Scienza continuerà a cambiare il mondo?” e “quale speranza per i giovani?”. Franco Rizzi, docente e storico italiano, si è concentrato sulla questione del futuro del Mediterraneo, mentre Alberto Abruzzese, sociologo e scrittore italiano ha rivolto la sua attenzione agli scenari della comunicazione.
Il professor Rizzi ha affrontato una tematica molto importante e attuale: sulla scia dei recenti cambiamenti avvenuti nei paesi della riva sud del Mediterraneo, molti sono gli interrogativi sui futuri scenari, del Mediterraneo e non solo. Fa dunque riferimento al suo ultimo libro “Dove va il Mediterraneo?”. Il professore ci confessa, però, «Non sono riuscito a dare una risposta a questo interrogativo, ma si possono intravedere alcune soluzioni». Dopo un breve excursus sulle ultime rivolte che hanno caratterizzato il sud del Mediterraneo Rizzi afferma amareggiato come «l’Europa è stata silente davanti a tutto ciò. Nessuno ha fatto niente e queste rivolte rinviano all’Europa una serie di contraddizioni».
«Gli argomenti trattati in questo festival si collegano tutti tra di loro, infatti il tema del Mediterraneo si può collegare alla globalizzazione» così inizia Alberto Abruzzese il suo intervento. Pone l’accento sul grande dibattito che riguarda le reti riprendendo le parole di Umberto Eco: «vi è una distinzione tra apocalittici e integrati, coloro che si schierano contro lo sviluppo tecnologico e coloro che si raffigurano come felici consumatori dei media».
Ad assistere all’incontro di oggi c’era anche una scolaresca dell’istituto Kennedy, liceo scientifico «Siamo qui da stamattina, è stata una giornata molto interessante e una bella iniziativa. Utile per riflettere sulla nostra cultura e letteratura».
Dunque non sono state fornite delle risposte troppo rigide sul futuro della nostra società, ma sono state lanciate delle previsioni e degli interrogativi sui quali riflettere.
Roma, 9 maggio
Festival madrelingua: riflessioni sul nostro futuro | ITMTelevision
10 Maggio 2014 @ 01:53
[…] post Festival madrelingua: riflessioni sul nostro futuro appartiene a […]