Palestrina piange Dario Testani. La Procura indaga per omicidio colposo

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte del geometra 32enne, Dario Testani, deceduto dopo un incidente nel cantiere nel quale stava lavorando in via della Stazione Aurelia. Omicidio colposo, questa l’ipotesi di reato contro ignoti con i pm che procedono anche per violazione delle norme antinfortunistiche. È morto da eroe nel tentativo di salvare i colleghi in difficoltà. Originario di Palestrina è rimasto soffocato da polvere e detriti dentro una buca di due metri e mezzo.

La città di Palestrina piange la perdita di Dario. Straziante la scena dell’arrivo dei genitori della vittima, con la madre in lacrime sopra il corpo privo di vita del giovane figlio ed il padre del giovane in un silenzio dolorosissimo a cercare di consolare la donna. Una morte bianca che ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei posti di lavoro, è la quarta vittima in città dall’inizio dell’anno. La polizia ha sequestrato il cantiere e gli agenti del commissariato Monteverde, insieme con gli ispettori del lavoro, stanno verificando se la buca fosse stata puntellata nel rispetto delle misure di sicurezza.

La tragedia si è consumata poco dopo le 14 di ieri in un cantiere dove sono in corso d’opera delle opere di urbanizzazione, con gli operai della ditta che ha in appalto il lavoro (la Ibisco) che stavano operando dei lavori per ultimare la rete fognaria. Una buca di poco più di due metri di profondità dentro la quale stava lavorando Dalan Maricev e Alessio Alicucci. Poi il cedimento del terreno. Dario Testani assisteva allo scavo dall’alto. Una volta visto quanto stava accadendo il 32enne non ha esitato un attimo e si è gettato nella trincea con l’intento di trarre in salvo i due colleghi in difficoltà, poi trasportati al Gemelli e all’Aurelia Hospital, rispettivamente con una frattura agli arti inferiori ed un trauma toracico. Una volta gettatosi in loro soccorso si verifica però un secondo crollo che investe Dario Testani seppellendolo sotto la terra. Degli attimi interminabili con i soccorritori al lavoro per estrarre il 32enne di Palestrina. Un salvataggio che si è tramutato in tragedia quando, dopo circa 40 minuti ed un tentativo di rianimarlo da parte del personale medico giunto sul posto, il cuore del giovane geometra ha smesso di battere.

«Mi unisco al dolore della famiglia – ha detto il sindaco Ignazio Marino -. Non è tollerabile che nel nostro Paese si continui ad assistere a una lunga e colpevole catena di morti sul lavoro che devono, e possono, essere evitate assumendo ogni precauzione e cautela, a tutela dell’incolumità dei lavoratori e a garanzia delle loro famiglie. Le istituzioni, di ogni ordine, devono sempre più rafforzare le politiche per la sicurezza sui luoghi di lavoro, anche sensibilizzando le imprese».

http://video.leggo.it/primopiano/roma_operaio_morto_sul_lavoro-33116.shtml

Roma, 28 maggio