“Faccio un appello al sindaco Marino: imponga un presidio medico in ogni centro commerciale della capitale. Ricordi la morte di mio figlio Francesco, soffocato da un boccone di würstel. Ricordi che nella struttura di Porta di Roma tutti hanno cercato per venti lunghi minuti, di negozio in negozio, un medico. E quel medico, che avrebbe potuto salvare la vita del mio bimbo di tre anni, non c’era. Marino lo faccia per tutte le mamme della capitale. Solo così Francesco non sarà morto invano, così Alessia Vitti, la madre del piccolo che giovedì 13 marzo è andato in coma all’Ikea ed è poi morto il 18 marzo al Policlinico Gemelli, al quotidiano La Repubblica.
La signora Vitti, tramite le pagine del quotidiano romano , sceglie di rivolgersi al sindaco Marino perchè “è il sindaco e tutto quello che accade in città in qualche modo lo riguarda. Ma più di ogni altra cosa perché è un medico, un grande medico anche. Lui ha curato, ha salvato delle vite. Deve avere un’importanza particolare per lui la salute della gente, altrimenti non avrebbe scelto questa professione. E anche se ora non si occupa più attivamente di questo, questa propensione non può essere sparita. In più ha il potere istituzionale per poter cambiare le cose che non vanno”.
La signora Vitti si è trasferita da poco a Fonte Nuova, in una abitazione vicina a quella della sorella, Proprio a Fonte Nuova questa ultima ha ottenuto dal sindaco del paese di organizzare, il venerdi pomeriggio, in piazza, corsi sulle manovre antisoffocamento.
Roma, 14 maggio