Rosalia Lombardo, è questo il nome della bambina mummificata trovata in una catacomba. L’imbalsamazione del corpo della piccola risale al 1920 ed è opera di un amatore dell’epoca, Alfredo Salafia che grazie ad una formula segreta è riuscito ha permesso al corpicino della bambina di arrivare fino ai giorni nostri praticamente intatto. Un sistema di conservazione unico nel suo genere, di cui è stata scoperta la ricetta solo recentemente grazie agli studi approfonditi di un antropologo messinese, Dario Piombino Mascali. Questi è riuscito infatti ad entrare in possesso degli appunti segreti di Salafia, ricostruendo per intero il mix di sostanze che hanno permesso alla salma della piccola la straordinaria conservazione. Il tutto grazie ad una miscela di formalina, glicerina, sali, zinco, alcol e acido salicilico. La teca con dentro il corpo di Rosalina era conservata ai Cappuccini di Palermo, prima della sua eccezionale scoperta.
Roma, 3 giugno
13 Novembre 2014 @ 15:02
Articolo interessante ma il titolo è un po’ inesatto. La piccola Rosalia non è stata “ritrovata”, perchè la sua vicenda e la sua mummia sono conosciute da sempre (c’è persino un gruppo musicale giapponese che si chiama Rosalia in suo onore). Semmai, a essere stato scoperto è il modo in cui fu mummificata.