Ester Arzuffi, madre di Bossetti, il presunto killer di Yara, rompe il silenzio e racconta la sua versione dei fatti in un’intervista al Corriere della Sera. “Mio figlio è il figlio di mio marito, non è l’assassino di Yara. Se avessi avuto dubbi, sarei andata io dai carabinieri a denunciarlo. Il Dna sbaglia”. Con queste parole Arzuffi contesta i risultati della scienza e spiega: “Guerinoni (il padre naturale di Bossetti) era un amico ma non abbiamo mai avuto una relazione”.
Ester difende il figlio da ogni accusa: “Se mio figlio confessasse? Non ci crederei. Dovrei guardarlo in faccia per capire se dice la verità. Ma non può accadere, perché non è vero. – poi continua – “Se lo avessi visto lì fisso a guardare i servizi sulla bambina e avessi dubitato di lui, gli avrei detto: vai dai carabinieri. Lo avrei trascinato”, ripete durante l’intervista al Corriere della Sera.
Ci tiene anche a spiegare la questione del trasferimento a Brembate Sopra, che a detta di qualcuno sarebbe servito per sfuggire allo scandalo. In realtà quando è andata via dalla Valle Seriana a Brembate Sopra, non è stata una fuga dai pettegolezzi e dalle chiacchiere di paese: “Abbiamo trovato lavoro lì e subito ci siamo trasferiti”. Inoltre, Ester Arzuffi chiarisce anche la questioni dei nomi dati ai due figli, Massimo Giuseppe come Giuseppe Guerinoni e Laura come la moglie di Guerinoni. “Mio padre mi disse di dargli il suo nome. Volevo chiamare la gemella Nadia, invece mi è uscito di getto Laura e Letizia come mia zia”.
La madre di Bossetti infine dichiara che andrà a trovare i genitori di Yara: “Sono brave persone. Prima o poi andrò a trovarli e dare un abbraccio. Mi spiace per la perdita di loro figlia. Li capisco – sottolinea – perché sono mamma e sto soffrendo anche io”.
Roma, 20 giugno