Tre mesi di tempi per risolvere la faccenda rifiuti, dopo di che scatterà una multa salatissima, 56 milioni di euro, nei confronti dell’Italia per le molte, troppe discariche illegali sparse nel nostro paese. A deciderlo è stata la Corte di Giustizia europea. Il nostro sistema di smaltimento dei rifiuti non è in linea con gli standard imposti dall’Unione.
Ieri la Corte di giustizia europea ha formalizzato l’ultimo passo da cui partirà il provvedimento riguardo le eventuali sanzioni da infliggere all’Italia, con l’avvocato generale che presenterà le sue conclusioni il prossimo 4 settembre. da qui, poi, arriverà la sentenza definitiva della Corte. Purtroppo la fase procedurale è solo una formalità che no potrà rimandare l’inevitabile: il destino dell’Italia, infatti, è già segnato. a mancata attuazione di una sentenza datata 2007 rispetto alle norme sul trattamento dei rifiuti pericolosi, inoltre, non ha fatto che aggravare la situazione sule mancate capacità di trattamento e smaltimento generale dei rifiuti. Le 218 discariche illegali di rifiuti pericolosi dislocate in tutte le regioni del Paese costringeranno l’Italia a versare una peale giornaliera di 256819 euro. A questa cifra si aggiungerà una somma forfettaria di 28089 euro al giorno per il numero di giorni di persistenza dell’infrazione, da contare a partire dal 26 aprile 2007, data in cui fu emessa la sentenza. Ed il totale dei 56 milioni è servito.
ma non finisce qui: di fronte alla Corte Europea sarà valutata anche la causa relativa alla gestione dei rifiuti della Campania, su cui, da dicembre, non non è stato riscontrato nessun miglioramento e che potrebbe ulteriormente inasprire la multa milionaria praticamente data per certa.
Dall’ottobre 2012, sono state bonificate solo 37 delle 255 discariche illegali indicate dalla commissione di vigilanza europea sui rifiuti.
Roma, 4 giugno