Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione è stato chiaro al riguardo sulle nuove misure che entreranno in vigore dopo la riforma della Pubblica Amministrazione, la quale dovrà prima di ogni altra cosa semplificare la vita del cittadino. Di contro, questa dovrà anche garantire una migliore organizzazione delle risorse, accogliere le innovazioni e ricollocare il personale attraverso una mobilità mirata.
Da questo punto di vista, infatti, verranno applicate delle norme che – secondo l’attuale esecutivo – potrebbero e dovrebbero cambiare in meglio la vita e le prestazioni professionali degli Statali. E il ministro non si è tirato indietro nel parlarne, dando alcune anticipazioni sugli interventi in programma in tal senso, in virtù anche delle perplessità espresse dai sindacati negli ultimi giorni.
Nello specifico, il ministro ha spiegato che si stanno valutando opportunità di telelavoro oltre che a forme specifiche di co-working, cioè la condivisione degli uffici ra i dipendenti. Al vaglio, inoltre, soluzioni smart-working, con orari elastici e un uso più massiccio delle tecnologie digitali. Un insieme di interventi a cui si accompagnerà la possibilità di far uso di voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido. Queste, a detta del ministro, potrebbero essere le basi su cui verrà costruito il nuovo ddl per la PA, un intervento che, si auspica possa conciliare lavita lavorativa con le esigenze quotidiane dei lavoratori, in quanto non solo impiegati ma, per esempio, anche padri e madri di famiglia.
Per quanto riguarda la mobilità invece, il ministro Madia ha sottolineato che:”Mai immaginato i 100 chilometri per andare in ufficio, mai presi in considerazione. Non immaginiamo affatto di stravolgere la vita delle famiglie. Però la mobilità è necessaria per evitare esuberi e rispettare proprio i lavoratori». Giro di vite anche sulla riduzione dei permessi e distacchi sindacali, con il taglio del 50%.
A questo proposito il ministro ha spiegato che “Non c’è alcun intento punitivo”. I sindacati dal canto loro hanno chiesto eventuali chiarimenti sul rinnovo del contratto, ma il ministro ha rinviato tutto alla prossima legge di Stabilità. Di certo, ha rassicurato il ministro, non ci saranno prepensionamenti né esuberi. Su u eventuale sciopero al riguardo, il responsabile Settori Pubblici della Cgil, Gentile, si espresso così: “Prima di decidere, bisognerà leggere i testi”. Fonti sindacali insistono sugli spostamenti dei dipendenti statati che, entro i 50 km, sarebbero considerati come appartenenti alla “stessa unità”; la spesa verrebbe statagliata dell’1% ma ci saranno bonus legati alll’andamento del Pil e revoca dei dirigenti in caso di obiettivi non raggiunti. Salasso in vista per tutti gli automobilisti, in virtù del ventilato aumento (+12%) del bollo.
E il ministro Padoan annuncia: «Italia e Ue sono al bivio tra vivacchiare o crescere». Presto ci saranno nuove misure anti-inflazione, «ma le banche diano una spinta». Solo ieri il crollo dei depositi presso la Bce: -25 miliardi. Motivo: con i tassi negativi, c’è la fuga dai capitali tenuti “bloccati”.
Roma, 13 giugno