Si chiama Valentina Tereshkova la prima donna della storia che è stata lanciata nello spazio il 16 giugno 1963. All’epoca aveva 25 anni. Prima di essere selezionata per il programma di addestramento da cui dovevano uscire i futuri astronauti della missione sovietica Vostok, è stata un operaia. Quale comandante di una navicella spaziale ha sceltoil nomignolo di Чайка (Čajka, “gabbiano”) per i collegamenti via radio.
Valentina Tereshkova ha passato circa 70 ore nello spazio, non proprio facili: anni dopo ha raccontato che l’orbita del Vostok ha rischiato di allontanarsi dalla Terra e solo dopo varie manovre correttive è stata rimessa a posto. Al rientro, la missione è stata presentata come un grandissimo successo dalla propaganda sovietica, tanto che è stata premiata e portata in trionfo come una vera eroina. Pochi giorni dopo le è stata conferita a Mosca un’alta onorificenza, cioè il titolo di Pilota-cosmonauta dell’Unione Sovietica.
La sua popolarità è stata così grande negli anni successivi alla sua impresa spaziale le è stato dedicato un francobollo nel 1963 e una linea di apparecchi fotografici prodotti dalla sovietica BELOMO.
Roma, 16 giugno