«Fosse quello il problema: le vere prostitute stanno in Parlamento, in Regione e in Comune. E anche in Municipio» così Alessio Marini, capogruppo del M5S nel XI Municipio, scatenando il putiferio.
La frase, scritta su Facebook, a margine di una foto che ritraeva un mezzo dell’Ama in sosta di fronte a una prostituta, che avrebbe dovuto mettere in evidenza il problema della prostituzione sulle strade di Roma.
L’effetto che ne è scaturito in rete, lo si può immaginare è stato piuttosto burrascoso e a nulla è servito cancellare quanto postato. Nè, ad attenuare la burrasca, sono servite le giustificazioni «il termine prostitute va inteso in senso politico e non è riferito in nessun modo alle donne in quanto genere, ma a chi fa mercimonio della propria integrità morale», con esponenti delle altre forze politiche pronti a rincarare la dose.Così, ad esempio, Erica Battaglia (Pd): «Marini chieda scusa: ha offeso le donne e le istituzioni».
Roma, 11 giugno