Ripreso da alcune telecamere il Furgone di Bossetti, proprio nel giorno dell’omicidio di Yara Gambirasio. Le immagini ritraggono il veicolo di proprietà dell’uomo nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010, tra le 17 e le 18, nei pressi di via Rampinelli a Brembate di Sopra, luogo in cui viveva Yara.
Come riportato nel Messaggero “questo nuovo elemento raccolto dagli inquirenti non collima con il racconto fornito dal manovale”. Dopo la prova del dna ritrovato sui leggins della vittima, un ulteriore elemento sembra poter contribuire ad inchiodare il manovale 44 enne.
“Dalle immagini registrate all’esterno della Banca Veneta all’incrocio tra via Sorte e via Rampinelli spunta il furgone di Bossetti, che tra le cinque e le sei del pomeriggio percorre lo stesso spicchio di strade di Yara”, riporta il Messaggero. “Proprio alle 17.30, come risulta dalla denuncia dei genitori ai carabinieri, esce per andare al centro sportivo: percorre 700 metri poco illuminati e scarsamente trafficati, svolta a sinistra in via Morlotti e poi a destra in via Locatelli, dove si trova la palestra”.
In base alla ricostruzione degli investigatori “il muratore è lì. Vede Yara, la segue e l’attende fino a che, poco dopo le 18.30, esce dal vialetto della polisportiva, quindi la carica sul suo mezzo”.
“L’ultima telefonata di Bossetti è delle 17.45, quando chiama il cognato e datore di lavoro Osvaldo, poi silenzio fino alle 7.34 del mattino dopo. ‘Il telefono era scarico’, ha risposto quando gli è stato chiesto il motivo dell’inattività prolungata del suo cellulare, quando ha fornito agli inquirenti una ricostruzione che non collima a quanto pare con quanto registrato dalle telecamere.
Roma, 25 giugno