Yves Saint Laurent, un nome diventato un logo, tre parole legate all’alta moda. Nato in Algeria il 1° agosto 1936, mostra da giovane la sua passione per la moda, tanto che passa il suo tempo a impratichirsi nella Maison Dior, dove sostituisce (dopo aver preso il diploma all’Ecole de la Chambre Syndacale de la Couture di Parigi) il maestro Christian Dior, morto d’infarto a Montecatini.
Il giovane Yves Saint Laurent non teme la sfida e dal lavoro nasce la sua prima collezione, chiamata Trapezio. Il successo è immediato e le copertine dei giornali del settore non fanno altro che lodarlo, definendolo un giovane prodigio. Tuttavia, il successo viene interrotto a causa di una chiamata della sua patria per svolgere il servizio militare. Questo evento porta alla fine del suo rapporto lavorativo con Dior.
Nel 1962 torna a Parigi e presenta la prima collezione con il suo nome. Un elemento che crea molte discussioni all’epoca è dato dall’uso del pantalone per la donna. Una scelta stilistica fuori da ogni schema, che lo porta a diventare un vero innovatore. Yves Saint Laurent modernizza lo stile della donna, dandole la libertà di scegliere cosa indossare. Tra i suoi capi più apprezzati vanno ricordati anche i tailleur.
La consacrazione arriva negli anni seguenti, quando nel 1965 trasforma il vinile in tessuto per impermeabili dal taglio rigoroso e nel 1966 crea abiti ispirati alla Pop Art. la collezione del 1976, ispirata ai balletti russi, viene definita dal New York Times “rivoluzionaria, destinata a cambiare il corso della moda”. Tre annni dopo prende ispirazione da Picasso, mentre nel 1981 a ispirarlo è Matisse.
Nel 2002 annuncia l’addio all’alta moda attraverso una conferenza stampa commovente. Per quanto la casa non esista più, il marchio sopravvive ancora sotto l’egida di Gucci. Oggi, dopo il ritiro di Tom Ford, è lo stilista Stefano Pilati a firmare la linea di prêt-à-porter.
Dopo un tumore al cervello, lo stilista si è spento a Parigi, nella sua casa, la notte del 1° giugno 2008, a 72 anni. Le sue ceneri sono conservate nel Giardino Majorelle di Marrakech in Marocco, villa appartenuta al celebre artista francese e in seguito acquistata e ristrutturata da Saint Laurent e Bergé, suo compagno di vita e di lavoro.
Nel 2014 è stato dedicato a Yves Saint Laurent un film sulla sua biografia. La pellicola ripercorre la sua vita, dagli esordi con Dior, all’apice del successo con la propria casa di moda. Viene dedicata molta attenzione anche al suo rapporto con Pierre Bergè, che ha autorizzato l’uscita del film.
Roma, 1 giugno
Yves Saint Laurent, genio che ha rivoluzionato la moda, morto il 1° giugno 2008 | ITMTelevision
1 Giugno 2014 @ 03:55
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