Istituzione del marchio DOC per i vini (denominazione di origine controllata): il decreto il 12 luglio 1963

Roma, 12 luglio 2014 – La denominazione di origine controllata, conosciuta con l’acronimo DOC, è un marchio di origine italiano nato per valorizzare un prodotto di qualità, interamente italiano e rappresentativo di una determinata zona territoriale, istituita attraverso il decreto del Presidente della Repubblica del 12 luglio 1963, n° 930.

A ideare il marchio è stato un avvocato romano, Rolando Ricci, all’epoca funzionario del ministero dell’Agricoltura. Istituita con il decreto del  12 luglio, si applica anche ai vini Marsala e Moscato Passito di Pantelleria. Dal 2010 la denominazione di origine controllata, così come la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG),  è stata ricompresa nella categoria europea DOP.

A ottenere per primo il marchio DOC è stato il Marsala nel 1971, mentre il Moscato Passito di Pantelleria l’ha ottenuto nel 1971. La fortuna del Marsala come vino liquoroso risale al XVIII secolo, quando John Woodhouse, un commerciante inglese, è rimasto molto colpito dal sapore e ha deciso di portarlo in patria per farlo conoscere ai suoi connazionali. Proprio perché questi ultimi hanno gradito ha deciso di iniziare a commercializzare il prodotto.

Il marchio, poiché utilizzato per designare un prodotto di qualità rinomato, con caratteristiche connesse all’ambiente naturale, ai fattori umani e a uno specifico disciplinare di produzione, fa sì che tali vini, prima di essere messi in commercio, siano sottoposti in fase di produzione a una preliminare analisi chimico-fisica e a un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti richiesti. Qualora uno dei requisiti non venisse rispettato non si potrebbe utilizzare la dicitura DOC.