Roma, 31 agosto 2014 – “Lo dico con vero dispiacere: ma cresce la distanza tra l’agenda e la realtà autentica delle famiglie e delle imprese italiane da una parte, e dall’altra la ‘rappresentazionè e lo ‘storytelling’ di Renzi“. Ad affermarlo in una nota Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera. “Il Premier (complice un appiattimento mediatico, in particolare radiotelevisivo, con pochi precedenti) – continua Capezzone – sembra solo preoccupato di stare al centro della scena, di mostrare che ‘si dà da fare, e di dispensare scenette, sorrisi, intrattenimento e buon umore. Ma l’autunno che si prepara è davvero cupo per famiglie e imprese. Tutti gli indicatori sono negativi: e poi, tra ottobre e dicembre, si materializzerà quella tassa sugli immobili (prima casa inclusa) che è stata aggravata da Renzi, che alimenterà la crisi di liquidità, e inaridirà ulteriormente la propensione al consumo“.
Rispetto dei parametri europei assurdo – “In questo quadro, il rispetto dei parametri europei è assurdo. Ma è ancora più assurdo invocare qualche ‘zero virgola di tolleranza, mantenendo però – in Italia – pressoché inalterato il quadro fiscale. Invece, come nel mio piccolo mi affanno a dire da tempo, serve uno choc: un volontario sforamento del 3%. Ma non ‘sforare per sforare, e neppure ‘sforare per lo status quo. Quello che suggerisco è sforare per un mega-taglio di tasse (io dico: 40 miliardi), accompagnato da riforme e da un corrispondente taglio di spese“, conclude.
