Elisabetta Amalia Eugenia, nota al grande pubblico anche come Principessa Sissi, nacque il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera, figlia del duca Massimiliano Giuseppe in Baviera e di Ludovica di Baviera
Nel 1854, quando ancora giovanissima, andò in sposa all’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. Nella nuova casa reale fu sottoposta a pesanti corsi di studio ed educazione, con lo scopo di trasformarla in una perfetta imperatrice, qui si rese molto severa sua suocera l’arciduchessa Sofia, infatti, tra le due non corse sempre buon sangue.
Nel 1855, Elisabetta partorì la sua prima figlia, alla quale fu dato il nome della nonna Sofia. L’anno successivo partorì Gisella, un’altra bambina. Entrambe le bambine furono allevate dall’arciduchessa Sofia, contro il volere di Elisabetta.
I primi viaggi – Elisabetta rafforzò il legame con suo marito quando ebbe il piacere di accompagnarlo nei vari viaggi, in Italia si accorse che la famiglia reale austriaca non era molto amata dagli italiani, infatti, non tardò ad arrivare l’alleanza franco-lombarda che ricacciò gli austriaci dalla Lombardia, mettendo in crisi il prestigio dell’imperatore Francesco Giuseppe.
Anche nel viaggio in Ungheria l’accoglienza non fu entusiasmante, come nel viaggio in Italia, Elisabetta si scontrò con la suocera per portare con sé le sue figlie, ma in Ungheria la piccola Sofia si ammalò e morì il 19 maggio 1857, Elisabetta sfiorò la depressione, rimproverandosi la colpa di averla portata con sé nel viaggio.
Il declino e la morte – L’atmosfera che Elisabetta viveva nella casa reale austriaca era sempre più in declino, soffriva le pressioni su di lei, il rapporto severo con la suocera e i tradimenti del marito con altre donne. Nel 1860 la salute di Elisabetta peggiorò vistosamente, secondo il professor Skoda aveva un problema polmonare, e le consigliò l’aria di Madeira, lungo le coste portoghesi. Forse Elisabetta soffriva di un anoressia nervosa, comunque sia per lei fu un sollievo allontanarsi dall’ambiente nobiliare.
Nel 1889, un’altra triste vicenda per Elisabetta, il figlio Rodolfo si suicidò, da quel giorno l’imperatrice vestì sempre di nero per il lutto del figlio.
Il 10 settembre 1898 arrivò l’inaspettata morte. Quel giorno Elisabetta si stava recando verso il battello per Montreux, quando incrociò tragicamente Luigi Lucheni, un folle italiano anarchico, che nascose in un mazzo di fiori una lima appuntita, che utilizzò per trafiggere il cuore dell’imperatrice, che morì un’ora più tardi. Quale fu il motivo di tale gesto? Sicuramente la follia, stando alle paroli che rilasciò l’anarchico Lucheni: “L’ho uccisa perché sono anarchico, perché sono povero e perché amo gli operai e voglio la morte dei ricchi”.
Negli anni successivi furono ispirati molti film, romanzati sulla vita dell’imperatrice Elisabetta, che fu conosciuta sugli schermi come la Principessa Sissi.
Roma, 10 settembre 2014.