Roma, 2 Settembre 2014 – Un gesto inspiegabile che adesso gli inquirenti stanno cercando di ricostruire. Si è tolto la vita con un colpo di fucile alla tempia il giovane Leonardo Vecchiolla, detto Chucky, di 26 anni, nella casa dei suoi genitori ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Ancora incredubili amici e familiari: Chucky era padre di un bimbo di appena tre anni.
La Procura della Repubblica ha sequestrato il corpo privo di vita del giovane e nelle prossime ore verrà analizzato dal medico legale. Chuchy era noto alle cronache perché il 15 ottobre del 2011, dopo gli scontri tra manifestanti e polizia in piazza San Giovanni a Roma, era stato arrestato con l’accusa di aver preso parte all’assalto di una camionetta dei Carabinieri, che poi fu data alle fiamme.
Studente all’università di Chieti subito dopo il suo fermo ci fu un presidio di solidarietà davanti al Tribunale dell’ Aquila per chiederne la liberazione. Leonardo Vecchiolla venne poi scagionato nel 2011 dal Tribunale del Riesame per mancanza di prove. Lo stesso giovane affidò il proprio pensiero su quanto accaduto al sito web www.osservatoriorepressione.info/ , una lunga lettera nella quale Chucky scriveva:”Io come migliaia di altri mi considero vittima di repressione”.
Muore suicida Chucky, protagonista degli scontri del 2011 a Roma | ITMTelevision
2 Settembre 2014 @ 21:54
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