Roma, 11 settembre 2014 – A poco più di un mese dall’aggressione nei confronti di un uomo in cerca di funghi nei boschi sopra Pinzolo, l’orsa Daniza è stata catturata dagli uomini della Provincia ma non ha retto alla dose di anestesia iniettatale per prenderla ed è morta.
“In ottemperanza all’ordinanza che prevedeva la cattura dell’orsa Daniza, dopo quasi un mese di monitoraggio intensivo, la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire, in sicurezza, con la telenarcosi. L’intervento della squadra di cattura ha consentito di addormentare l’orsa che, tuttavia, non è sopravvissuta – dice la Provincia in un comunicato – E’ stato possibile catturare con la medesima modalità, per poi prontamente liberarlo, anche uno dei due cuccioli, che è stato dotato di marca auricolare al fine di assicurarne il costante monitoraggio. A tal fine sul posto è già operativa la squadra d’emergenza. Dell’episodio sono stati informati il Ministero dell’Ambiente, l’Ispra e l’Autorità giudiziaria. Già in giornata l’animale sarà sottoposto ad analisi autoptica“.
Di sicuro dopo questa notizia si attende la risposta dei gruppi animalisti, che nelle scorse settimane avevano contestato duramente la decisione della cattura e anche dell’ipotesi di abbattimento dell’animale. Intanto arriva quella dell’Enpa per bocca della presidentessa Carla Rocchi: “Se un ministro dell’Ambiente non sa proteggere un orsa che stava difendendo i suoi piccoli, noi ne chiediamo le dimissioni“, dice all’Adnkronos. Mentre Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale de Verdi accusa: “Con la morte dell’orsa Daniza lo schifo e la vergogna sono stati raggiunti. Contro la mamma orsa si è costruito un accanimento da parte delle istituzioni che hanno portato alla sua morte e per questi motivi ritengo che la procura, sulla base del nostro esposto già presentato, debba aprire immediatamente un’inchiesta penale. È morta per mano delle istituzioni un’orsa che voleva difendere i propri cuccioli dal pericolo e ora anche i piccoli cuccioli sono in pericolo di vita senza la protezione della loro mamma. Chi doveva difendere l’orsa, ovvero il ministero dell’Ambiente ha assunto una posizione indecente e fuori dall’ordinamento giuridico italiano. I boschi non sono degli zoo e un bosco senza animali sarebbe come una città senza umani e da questi atti purtroppo e drammaticamente si misura anche il grado di non civiltà della nostra società“.
11 Settembre 2014 @ 14:15
Sono d’accordo che un ministro dell’Ambiente debba proteggere un orsa che stava difendendo i suoi piccoli, se non è all’altezza del suo lavoro, si dimetta pure. Sarebbe anche da verificare la dose di anestetico ed il tipo di anestetico iniettatole. Magari in fase di allattamento l’animale è più indebolito e bisogna tenere conto di tutto. Noi uomini siamo le vere bestie….
11 Settembre 2014 @ 17:28
Ci siamo presi tutto e non sopportiamo la convinvenza con le altre specie. Su questo pianeta siamo tutti ospiti, ma noi siamo la specie che pretende di sovvertire le leggi della natura. Ci sentiamo legittimati a criminalizzare un’orsa che ha attaccato solo per difendere i propri cuccioli. Mi meraviglio di quanta imperizia e negligenza si nascondono in questa narcosi e mi auguro che venga fatta luce sull’accaduto. Chi ha delle responsabilità in questo gesto “bestiale” è doveroso che se le assuma.