Roma 26 Settembre 2014 – Si avvale della facoltà di non rispondere Nunzio D’Erme, ex consigliere comunale di Roma e attivista dei centri sociali. Oggi pomeriggio, durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli, il politico ha rifiutato di proferire parola, dopo l’arresto avvenuto mercoledì scorso. A divulgare la notizia è il suo legale, l’avvocato Marco Lucentini, che dichiara: ” Ora stiamo aspettando l’avviso della data dell’udienza del Tribunale del Riesame, che esaminerà il nostro ricorso”.
I reati contestati a D’Erme sono resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni gravi e procurata evasione: l’altro attivista coinvolto nella stessa operazione degli uomini della Digos è Marco Bucci, su ordine del Tribunale di Roma.
All’origine degli arresti, i fatti accaduti il 21 maggio scorso dopo l’intervento di militanti del gruppo ultracattolico Militia Christi in un convegno sull’omofobia organizzato dal Municipio VII, a Cinecittà.
La strategia processuale dell’avvocato difensore Lucentini è la medesima sia per D’Erme sia per Bucci, quest’ultimo da mercoledì prossimo agli arresti domiciliari.
” Nell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì 29 si avvarrà della facoltà di non rispondere”, precisa Lucentini.
26 Settembre 2014 @ 23:40
Per le custodie cautelari inflitte dopo il convegno sull’omofobia
L’ANDDOS esprime solidarietà a Nunzio D’Erme e Marco Bucci dopo il loro arresto
L’Associazione Nazionale ANDDOS esprime tutta la propria vicinanza e solidarietà all’ex consigliere comunale Nunzio D’Erme, arrestato dopo aver partecipato ad un convegno sull’omofobia a Cinecittà lo scorso Maggio.
Auspichiamo un chiarimento ed una risoluzione in tempi brevi della sua vicenda, perché la sua carcerazione è una misura repressiva che ci rattrista per il suo riconosciuto impegno civile nell’affermazione dei diritti contro le discriminazioni e da sempre protagonista dei movimenti sociali nella capitale. La nostra piena solidarietà anche a Marco Bucci, del Centro Sociale Spartaco, al quale sono stati disposti gli arresti domiciliari per la stessa vicenda.
Mario Marco Canale
Presidente Nazionale ANDDOS
27 Settembre 2014 @ 10:30
Presto libero