Quale strana alchimia sta unendo il maestro del cinema horror italiano, Dario Argento e l’icona punk rock Iggy Pop? L’obiettivo sarebbe di finanziare il suo ultimo film The Sandman, nel quale Iggy Pop interpreterà il ruolo di un serial killer con tanto di guanti neri. Per questo motivo Dario Argento ha lanciato una raccolta di fondi online, già nota ai più col nome di crowdfunding. Come scambio per questo progetto, i generosi finanziatori saranno premiati con messaggi personali del regista e dell’icona della musica punk rock, con una visita sul set e una parte nel film.
The Sandman è una produzione tedesco-canadese, a cura di Daniela Tully, Jeff Rogers e Rob Heydon, che mira a ottenere 250.000 dollari sul sito Indiegogo. La sceneggiatura di Daniela Tully è un thriller contemporaneo con radici primordiali nella Foresta Nera. “Mi sono emozionato nel leggere la sceneggiatura – ha dichiarato Dario Argento – perché mi sono subito reso conto che era scritta proprio per me. Sono felicissimo di potere, per la prima volta nella mia carriera, coinvolgere i miei fan fin dall’inizio e far loro svolgere un ruolo fondamentale nel mio prossimo film“.
Certo che vederli insieme fa un po’ effetto, ma non si può discutere che l’accoppiata sia davvero geniale. Su Dario Argento si è detto già: regista di pellicole cult come ” Il gatto a nove code”, “Quattro Mosche di Velluto Grigio”, “Profondo Rosso”, “Suspiria”, “Phenomena”, che rappresentano una parte dei suoi originali film, degni di un’enciclopedia dell’horror “marcato Italia”.
Iggy Pop, grazie alla sua militanza giovanile negli Stooges, è diventato leggendario per la formazione punk insieme al gruppo, misurandosi dall’elettronica al punk, dal blues al rock puro. Personaggio controverso, mitico, autore di alcune performance sul palco memorabili (rotolarsi sui vetri per esempio) . Lo stesso Dario Argento ammette che “lavorare con Iggy Pop è incredibile“.
Da parte sua, il rocker si dice fan di Argento da lungo tempo: “Poter recitare in The Sandman renderebbe la mia vita completa” e poi ironizza “Spero di non aver appena firmato il mio epitaffio“.
11 ottobre 2014