Via l’auto dal parcheggio gratuito del Senato. Così’, in una nota, il Prefetto in relazione alla Panda rossa del sindaco Marino, che ha respinto la richiesta del primo cittadino avanzata alcuni mesi fa e per i quali verranno meno i servigi dell’area suddetta con tanto di picchetto d’onore.
C’è da spostare un macchina – Così recitavano alcuni cartelli esposti ieri in occasione del flashmob organizzato da un gruppo di militanti del Centrodestra e capeggiati dal consigliere del XV Municipio Stefano Erbaggi all’interno del parcheggio incriminato di Piazza San Luigi dei Francesi.
Protesta dell’opposizione – Portavoce dell’interrogazione parlamentare era stato il senatore Andrea Augello, il quale sulla pronunciazione del Prefetto ha dichiarato: “Anche il sindaco, come tutti i comuni mortali, deve parcheggiare la sua automobile in un garage a pagamento e non nel parcheggio del Senato, a cento metri dalla sua abitazione, con tanto di carabinieri in garitta a sorvegliare giorno e notte la sua Panda rossa“.
Un anno – “Dopo più di un anno, la mia interrogazione consente di fare chiarezza sulle singolari modalità che hanno permesso al Sindaco di usufruire di un privilegio che non ha precedenti nella storia del Senato – continua il senatore all’interno della sua nota – Nella risposta alla mia interrogazione, infatti, viene chiarito che fu proprio Marino, dopo aver subito alcuni graffi alla Panda, a richiedere al Prefetto di poter usufruire di un parcheggio sorvegliato, sentendosi minacciato. Il Prefetto a sua volta si è rivolto al presidente del Senato per verificare la sua disponibilità ad accogliere la Panda nel parcheggio del Senato. Da allora, per 14 mesi, il Sindaco non ha neppure preso in considerazione l’idea di affittare un posto auto in un’autorimessa privata e ha continuato ad usare gratis la sua piazzola sorvegliata“.
Parcheggi la sua utilitaria altrove – “Nel frattempo – ha concluso il senatore del Ncd – ha provveduto ad abolire le agevolazioni per la sosta tariffata dei cittadini romani, che, solo per andare al lavoro, devono pagare circa 240 euro al mese di ticket. Finalmente, sempre in risposta alla mia interrogazione, la Prefettura fa sapere che sono venute meno le esigenze che avevano determinato l’adozione di misure prudenziali. In sostanza Marino deve prendere la sua utilitaria e parcheggiarla altrove. Mi auguro che provveda in giornata, mettendo fine ad una storia ridicola ed impresentabile“.
30 ottobre 2014