“Non siamo corrotti, Clemente chieda scusa perché ha offeso 6.170 famiglie“. A dirlo in maniera netta e dura i vigili urbani della Capitale, che rispondono così alle accuse del comandante del corpo, Raffaele Clemente, e hanno convocato per oggi un’assemblea dalle 11 alle 17. “Siamo arrabbiati con il sindaco Marino per la vicenda del salario accessorio, ma anche per le dichiarazioni di Clemente perché in un’intervista ha annunciato la rotazione dei vigili da gruppo a gruppo per evitare la corruzione, come se noi fossimo tutti corrotti“, dice all’Adnkronos il responsabile Uil Polizia municipale di Roma Franco Cirulli.
“Clemente non ha spiegato che si tratta di un provvedimento previsto dalla legge 190 del 2012, che riguarda 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici. Se fosse stato onesto avrebbe dovuto dire ‘il corpo è sano ma io debbo fare la rotazione perché la legge me lo impone’. Siamo imbufaliti perché in questo modo chi legge può pensare che il corpo dei vigili urbani sia ‘malatò. Come facciamo a multare le persone per divieto di sosta quando i cittadini pensano che siamo dei corrotti? Noi vorremmo che si scusasse perché ha offeso 6.170 famiglie”. E sulla vicenda dei circa 850 vigili che dovrebbero essere spostati prima della fine dell’anno Cirulli è netto: “Non siamo d’accordo, perché siamo convinti che i corrotti non debbano ruotare ma andare in galera“.
11 novembre 2014