“Non ricorrere più, se non in casi di effettiva ed prevedibile emergenza, all’assegnazione di appalti senza gara, cercando di utilizzare al massimo la rotazione dei componenti delle commissioni giudicatrici. Queste le nuove regole sugli appalti Campidoglio, dopo l’inchiesta Mafia Capitale, presentate dal neo assessore Alfonso Sabella e dal sindaco Ignazio Marino.
La disciplina mira a “rafforzare la trasparenza nei processi amministrativi» è contenuto in una memoria varata dalla giunta Marino e redatta da Sabella. Tra le scelte compiute dal Campidoglio c’è anche “la pubblicazione sul sito del Campidoglio di tutti gli atti delle gare, ivi comprese quelle informali, per le quali non sussiste il relativo obbligo di legge”. (Ansa)
“Gli operatori che parteciperanno alle gare informali, in cui l’amministrazione ha facoltà di scelta, dovranno dichiarare i finanziamenti effettuati, nell’anno precedente, a partiti o esponenti politici, fondazioni, associazioni, onlus, consorzi collegati a partiti. È una delle previsioni delle nuove regole di trasparenza sugli appalti del Campidoglio. Agli stessi operatori si richiede anche “l’impegno al rispetto dagli obblighi derivanti dall’applicazione delle normative antimafia e a denunciare all’Autorità giudiziaria tentativi di estorsione, intimidazione, corruzione”.
Tra gli elementi innovativi riguardo la regolamentazione dell’assegnazione degli appalti a Roma ci sarà anche la creazione di un albo dei membri delle commissioni giudicatrici “che verranno sorteggiati a rotazione per ogni singola gara”. Secondo Ignazio Marino le nuove regole sono “un atto fondamentale per dimostrare con i fatti che quel Mondo di mezzo, che l’indagine della Procura ha portato alla luce e che ha troppo a lungo inquinato la gestione della città, è finito per sempre”.
“Questo atto è un nuovo modo di impostare il sistema di pubbliche commesse, un atto rivoluzionario che si basa su tre linee guida: assoluta necessità di una programmazione che consentirà di uscire dalle ‘emergenze programmate, un maggior coinvolgimento della politica nella fase di programmazione e monitoraggio degli interventi. La terza è l’estensione di garanzie per gare pubbliche anche a gare che sfuggono dalla pubblica evidenza come affidamenti diretti, rimessi alla discrezionalità degli appaltanti, perizie di somma urgenza, convenzioni con le cooperative”. Così l’assessore alla Legalità e trasparenza, Alfonso Sabella, durante la presentazione delle nuove regole sulle gare di appalto. “Chiunque vorrà iscriversi in questo albo – aggiunge – dovrà fare un’autocertificazione, inoltre chiederemo a tutti un impegno formale per denunciare tentativi di infiltrazione mafiosa. L’obiettivo è avere tutta la trasparenza possibile e speriamo di avere il supporto da parte dei dirigenti dell’amministrazione. Ridurre i costi della corruzione significa dare efficacia ed efficienza e recuperare risorse da dare ai cittadini. Da domani tutte le stazioni appaltanti dovranno iniziare a adeguarsi. Queste regole si applicheranno a tutti i municipi”.
“Con questo atto approvato ieri in Giunta diamo una risposta chiara e netta a quel ‘mondo di mezzò che con la Giunta Alemanno era riuscito a controllare molta della spesa del Campidoglio”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino illustrando le nuove regole sulle gare di appalto redatte dall’assessore alla Legalità e Trasparenza Alfonso Sabella. “Con queste nuove norme – ha sottolineato il sindaco – sarà davvero difficile eludere le regole”.
21 gennaio 2015