Paolo Masini, assessore alla Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma, è intervenuto stamattina all’Auditorium Antonianum in occasione della Giornata della Memoria di domani. “Dobbiamo usare la memoria per poter guardare al futuro – ha affermato Masini. Non dobbiamo permettere ai politici, come a chiunque altro, di portare avanti discriminazioni di qualsiasi tipo”.
All’evento hanno partecipato gli studenti di alcuni istituti secondari di Roma, oltre al rabbino capo Riccardo Di Segni e Yisrael Meir Lau, rabbino capo di Tel Aviv. Molto importante anche la presenza di Piero Terracina e Sami Modiano, tra i sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz.
Sempre secondo Masini, “in nome dell’importanza di queste gocce di memoria chiederò a tutti voi di cancellare ogni scritta discriminatoria che macchierà le mura della nostra città, a cominciare da quelle omofobe apparse ultimamente. Se continueremo a portare avanti queste azioni, allora onoreremo le persone che, adesso, ci stanno facendo dono di questi racconti”.
La cerimonia è stata anche l’occasione per fare il punto sul Museo della Shoah. Il sindaco Ignazio Marino ha parlato della sede temporanea nel Ghetto ebraico: “Oggi è un giorno molto importante perchè vogliamo non solo avviare ma accelerare il riconoscimento e mantenimento della memoria. Un percorso non solo importante ma faticoso. Senza la memoria saremmo un’umanità meno completa e meno felice. Ieri ho riletto le parole di Primo Levi che parla di un segnalibro della memoria. Per me quel segnalibro è rimasto nel padiglione 20 di Auschwitz dove le persone venivano uccise con un’iniezione al cuore”.
“Pensate che cosa terribile – ha proseguito Marino – ripetuta tante volte ogni giorno. Tutto questo, che è frutto di una cultura ormai è cancellata nel nostro continente, deve essere mantenuto nella nostra memoria. E trasmetterla ai nostri figli e ai nostri nipoti. Per me è un onore ed una gioia consegnare le chiavi della Casina dei Vallati”.
26 gennaio 2015