Lavoratori Zétema in protesta sotto il porticato d’ingresso dei Musei Capitolini invece che in Campidoglio, quando invece era stata annunciata grande partecipazione da parte dei dipendenti. Sono circa 200 i lavoratori che stanno partecipando all’assemblea sindacale, indetta da Cgil, Cisl e Uil, dalle 11.30 alle 14.30 di oggi. “Invece la mobilitazione è tale – spiega Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil di Roma e del Lazio – che sono chiusi i musei principali della Capitale, tra cui Capitolini, Ara Pacis, Villa Torlonia”.
Condotta antisindacale – “Faremo una denuncia al tribunale per condotta antisindacale. Non basta umiliare i lavoratori con questi tagli, ora se ne calpestano i diritti fondamentali, come quello di assemblea. Ci avevano dato una sala dei Capitolini da 100 posti, chiusa senza finestre: è un atteggiamento antisindacale”. Spiega Di Cola: “Oggi inizia la mobilitazione dei lavoratori del settore – spiega Di Cola -. Nei prossimi giorni ci saranno le assemblee di tutte le altre istituzioni a rischio tagli. Se non avremo risposte, sarà sciopero generale della cultura”.
Politica dei tagli mette in crisi la cultura – “I tagli alla cultura stanno mettendo in crisi tutte le realtà culturali della città, dal Palaexpo alle Biblioteche”. Per Zètema, spiega Di Cola, “sono previsti 4 milioni di tagli. Dobbiamo fermarli adesso, altrimenti le conseguenze su posti di lavoro e servizi ai cittadini, saranno irreversibili”. E sui volontari: “L’amministrazione si è resa conto che era una boutade e ha sospeso il bando”.
Soluzioni Marino deludenti – “I progetti presentati da Marino, e l’utilizzo di manager esterni come Bernabè, sono stati finora deludenti”. Mentre Pietro Costabile, responsabile Cultura della Uil Fpl: “Quest’amministrazione sta cercando di mettere i lavoratori contro i cittadini. Lo hanno fatto con i custodi, come con i vigili: non ce lo saremmo aspettati da chi dice di essere al fianco dei diritti dei lavoratori. Nel frattempo i soldi l’amministrazione li spende in modo discutibile, assegnandoli anche senza alcun progetto. Siamo stanchi – chiosa – di essere presi in giro da chi dà l’impressione di perseguire solo interessi personali”.
30 gennaio 2015