Finte bollette da saldare per evitare il taglio della corrente elettrica: in provincia di Pavia è stato arrestato un uomo con l’accusa di truffa aggravata dopo aver architettato uno stratagemma piuttosto ingegnoso. Il truffatore si fingeva dipendente di una società di erogazione dell’energia elettrica e minacciava le sue vittime di interrompere la fornitura in caso di mancato pagamento delle bollette.
In realtà le bollette erano false e per l’uomo sono scattate le manette dopo aver intascato 150 euro. Si tratta di una vera e propria estorsione, perché le vittime della truffa erano persone anziane, facilmente impressionabili e spaventate. L’episodio va letto con attenzione, visto che queste truffe sono diffuse in tutta Italia, soprattutto ai danni di uomini e donne di una certa età.
Come bisogna comportarsi in questi casi? I dipendenti delle società di erogazione dell’energia elettrica (Enel ma non solo) sono riconoscibili da un tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento e non chiedono mai soldi a domicilio. Le bollette della luce, infatti, vanno pagate soltanto tramite bollettino, in banca o con carta di credito presso gli sportelli autorizzati.
Ecco perché gli anziani devono diffidare di comportamenti come quello del truffatore di Pavia: un consiglio utile può essere quello di chiedere al finto dipendente di verificare la sua identità contattando telefonicamente la stessa azienda per cui dice di lavorare, uno stratagemma che può salvare i risparmi.
29 gennaio 2015