L’Associazione Nazione Rom dichiara: “Sindaci, Anci, Regioni, Governo e Unar responsabili. Sono state violate le leggi e gli accordi europei insieme alla strategia nazionale“, riguardo i campi rom sgomberati non soltanto a Roma ma in diversi territori italiani.
Nel mentre l’8 aprile 2015, in tutto il mondo, veniva ricordato il “ROMANO DIVES il giorno della NAZIONE ROM” giornata internazionale dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti, in Italia, a Roma, Milano, Pisa, Padova, Salerno, continuavano senza sosta sgomberi di insediamenti ed umili abitazioni. Il Sindaco Roberto Levaggi, eletto nel maggio del 2012 amministratore del Comune di Chiavari (Ge), ordinava alla Polizia Municipale, il 9 aprile 2015, di radere al suolo, con le ruspe, le baracche del campo Rom in Piazza Giovanni Paolo II nella zona di Colmata a Mare. Sopra la pelle della popolazione Rom, la politica italiana, i partiti, giocano campagne elettorali permanenti. Si istiga all’odio, alla distruzione. Il segretario generale del partito politico della Lega Nord Matteo Salvini dichiara alle televisioni di voler chiudere i campi Rom con le ruspe “radendoli al suolo”.
Nel mentre, la propaganda leghista annuncia di voler usare le ruspe, i Sindaci le ruspe le usano davvero. Quanto successo nelle ultimi giorni in Italia è un bollettino di guerra. Una guerra sporca, una guerra contro Rom, Sinti e Caminanti, una guerra contro gli ultimi, gli emarginati, i poveri, gli indifesi. Una guerra iniziata nel ventennio fascista e mai terminata. Una guerra divenuta Olocausto nei Campi di Sterminio: il Porrajmos. Lo stesso giorno dello sgombero di Chiavari, il 9 aprile 2015 a Roma, nei pressi di via della Magliana, un incendio distrugge completamente una baraccopoli. Un ragazzo di origine Rom, 27 anni, muore carbonizzato. Le cause che hanno distrutto le baracche sono ignote. Nelle prime ore della stessa giornata, in un altro campo della capitale, in via Salviati, muore una donna. L’ambulanza non è riuscita ad entrare e soccorrerla. E’ stato il Comune a posizionare dei blocchi di cemento impedendo l’ingresso dei mezzi di soccorso.
La popolazione Rom,è la prima minoranza dell’Unione Europa formata da dodici milioni di cittadini e rappresenta l’etnia più discriminata e perseguitata. La storia, quella dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti permette di comprendere e capire il mondo attuale. Una storia da affrontare e studiare per uscire dalla crisi economica, umana, morale della nostra società. L’Associazione Nazione Rom (ANR) vuole chiudere e superare i campi rispettando la legge: con gli Accordi Quadro Strutturali Europei che lo Stato italiano ha firmato a Bruxelles nella sede del Consiglio Europeo il 23 e 24 giugno 2011, ratificando la comunicazione della Commissione Europea n. 173. Con la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti varata dal governo il 28 febbraio 2012. Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali è stato nominato dal Governo quale Punto di Contatto Nazionale c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è attualmente direttamente gestito da Matteo Renzi. Gli accordi stabiliscono, secondo “schemi di governance” ben definiti, la nascita di Tavoli di Inclusione dove, la rappresentanza Rom, Sinti e dei Caminanti sono chiamati ad essere componenti istituzionali degli stessi e decisori, al pari delle amministrazioni, delle politiche di inclusione su casa, lavoro, scuola e sanita’.
Gli Accordi Europei e la Strategia di Inclusione sono in realtà violati dai Sindaci, dalle Regioni, dal Governo e dallo stesso Unar: dal febbraio 2012, in Italia, sono stati varati 10 Tavoli di Inclusione in Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Molise, Liguria, Marche, Piemonte, Calabria, Campania, Lazio. Di questi 10 Tavoli, solo uno, nella Regione Liguria, rispetta gli schemi di governance della Strategia. Le Associazioni Rom Anticamente Net Work, Romnì Esmeralda e Nazione Rom sono componenti istituzionali e rappresentano legalmente la popolazione Romanì, ma il Tavolo non si riunisce esattamente da un anno.
Il 14 aprile 2014, in Piazza De Ferrari e Genova un duro scontro si consuma nella Regione Liguria nell’incontro istituzionale convocato dall’Assessore Lorena Rambaudi: i Comuni, tra cui Chiavari e La Spezia, negano la presenza di Rom, Sinti e Caminanti. Le Associazioni Rom denunciano i Sindaci ed Anci: si nega la presenza dei Rom e si continua a sgomberarli con le ruspe. Unar dovrebbe presiedere il Tavolo ma è assente ed in complice silenzio. Sopra la pelle dei Rom, continuano le speculazioni politiche, economiche, culturali. Sopra la pelle dei Rom è violenza, razzismo, campagne elettorali, propaganda, demagogia e populismo. Il Governo riceve cinque miliardi di euro dall’UE: soldi che dovrebbero garantire l’inclusione dei cittadini Rom, Sinti e Caminanti che vivono in campi legali o spontanei: 50.000 persone in tutta Italia. Una quantità di denaro enorme: centomila euro a cittadino. Soldi che stanno sparendo nelle mani di Amministratori, Enti e Fondazioni Religiose, Cooperative, Caritas, Croce Rossa, etc. Uno scandalo di dimensioni europee e mondiali. Uno scandalo gestito dal Governo e dall’Unar: le inchieste di Mafia Capitale solo la punta dell’iceberg. I Campi Rom sono luoghi di apartheid, di separazione,di morte. Vanno chiusi nell’unico modo che le leggi europee ed Italiane prevedono: rispettando gli Accordi Europei e Strategia Nazionale. Questo l’unico modo per uscire dalla crisi economica, umana, morale della nostra società. Queste le leggi che Matteo Renzi, Matteo Salvini, il Partito Democratico, la Lega Nord, tutte le istituzioni, le Regioni, Anci, i Sindaci devono rispettare garantendo il diritto all’abitare in una casa per ogni famiglia.
Per questo motivo, ANR ha recentemente aperto la prima Casa della Pace e dell’Accoglienza per famiglie Rom nel Comune di Pontassieve (Fi). A poche centinaia di metri dall’abitazione privata del Presidente del Consiglio è nato un luogo ispirato ai principi di interculturalita’ ed autodeterminazione. Nessun finanziamento pubblico ne privato. Soltanto la determinazione di uomini e donne: sottrarsi alla violenza, alle speculazioni, all’esclusione, al razzismo. La nostra vita è più importante dei voti. La vita umana è il bene più prezioso. Essa va difesa ed affermata. Noi siamo essere umani. Siamo tutti Rom. Così, l’Associazione Nazione Rom conclude la sua sostanziosa nota.
di Erika Lo Magro
Mario Zoldec
15 Aprile 2015 @ 15:00
Basta zingari predatori. Zuinisi di che lavoro fai. Di che vivi? Ahahahah.
CIVILTA' SIGNIFICA DIALOGO TRA CULTURE E RISPETTO DELLA LEGGE - Itinerari D'ars
16 Aprile 2015 @ 00:25
[…] con le ruspe, le baracche del campo Rom in Piazza Giovanni Paolo II nella zona di Colmata a Mare. http://newsgo.it/2015/04/associazione-nazione-rom-sindaci-anci-regioni-governo-e-unar-responsabili-v… Sopra la pelle della popolazione Rom, la politica italiana, i partiti, giocano campagne […]
Operazione di sgombero dei campi nomadi a Roma, Nazione Rom: "Campi rasi al suolo e ruspe" - FOTO - NewsGO
20 Aprile 2015 @ 12:37
[…] Vedi anche: “Associazione Nazione Rom: “Sindaci, Anci, Governo e Unar responsabili. Violate leggi e accordi…” […]