Gatta rapita dai vicini di casa in pasto ai pitbull a Corcolle durante la festività di Pasquetta. E’ l’episodio che si è consumato nel pomeriggio di ieri 6 marzo, in cui una gatta è stata rapita dai vicini di casa per andare in pasto ai pitbull a Corcolle, in uno dei giardini delle villette di via Acquacanina. Una delle notizie riportate anche da Repubblica. La proprietaria della gatta di 8 anni, di nome Emma, morta ieri dopo esser stata letteralmente sbranata dai cani del vicinato, sconvolta e inorridita, ha denunciato l’accaduto agli agenti diPolizia del Commissariato Casilino. La donna non riusciva a trovare più la sua gatta incinta all’interno dell’abitazione. Ad un tratto, ascolta dei miagolii di lamento e disperazione provenienti dal giardino del vicini, cittadini di origine romena, alcuni senza alcun documento identificativo, proprietari di 4 pitbull. La donna si affaccia e vede il cruento episodio. Avverte subito la polizia ed inizia ad urlare. I cani stavano sbranando la gatta, mentre i loro padroni ridevano compiaciuti. Uno dei vicini, poi, alla vista della signora prende il gatto per la coda e le dice: “Questo è il tuo?“, scaraventando Emma di nuovo tra le fauci dei pitbull, per poi rilanciarla nel giardino della proprietaria.
Gli agenti di Polizia sono intervenuti durante le ore serali per verificare e accertare l’episodio violento ed è stato tutto confermato. All’interrogatorio, i cittadini romeni hanno dichiarato che quella gatta era entrata nel loro appartamento, distruggendoglielo completamente, nonostante in realtà l’animale domestico rimanesse sempre entro i confini della sua casa. Tuttavia, per questa motivazione, i proprietari dei cani hanno deciso di rapire la gatta e di ucciderla, facendola sbranare da viva. Infatti, la gatta è morta pochi istanti dopo davanti la signora. Dopo l’esecuzione della micia, i responsabili hanno iniziato a minacciare di morte e di sgozzamento la famiglia vicina, sputando e inveendo contro con insulti anche la madre, intervenuta durante la lite. La donna oltre aver assistito a tale violenza, ora è preoccupata per sua figlia di 15 anni, che si reca a scuola da sola e per il fatto che devono rimanere a vivere in quella casa fino a quando avrà 70 anni. Non può stare tranquilla. Inoltre, ha denunciato anche alla Polizia: ” Dopo la Pasqua che ho passato, ho anche iniziato a pensare che tutti i gatti che ho perso da quando sono qui, dal 2006, non siano un caso. Li raccolgo dalla strada, curo quelli feriti. Solo due giorni fa ho speso 300 euro per salvarne uno investito da un’auto. La beffa? Ho sentito uno di quelli che diceva ai poliziotti “non è il primo che trovo” e che la gatta in mezzo ai cani ci era andata da sola. Non è vero e non finisce qui“. Questa mattina, la proprietaria di Emma è andata a formalizzare il verbale di denuncia nei confronti di queste persone.
di Erika Lo Magro