Alessandro Mannarino è tornato. È uscito oggi “Apriti Cielo”, il suo nuovo album di inediti (il quarto) in cui convergono le influenze della musica sudamericana e le sue radici romane e che a poche ore dalla pubblicazione è già un successo.
Domenica 15 inizierà il firmacopie presso La Feltrinelli situata sull’Appia e a marzo, il 25, darà il via al tour che lo vedrà impegnato in due tappe romane (una subito sold out che l’ha portato a promettere ai suoi fan la seconda serata del 26 marzo).
“Mi sono trovato a voler fare un disco dopo Al Monte, che è stato un po’ duro e cupo, ma necessario per la mia ricerca musicale. Quando mi sono chiesto che disco stavo per fare mi sono ricordato di una ragazza che aveva superato le barriere al concerto ed è era riuscita ad arrivare nel mio camerino per volermi abbracciare. Mi ha raccontato di una situazione molto dura di vita a casa e mi voleva ringraziare perché la sera si metteva le cuffie e se ne andava da un’altra parte. Da quel momento ogni tanto ci ripensavo e quando mi sono ritrovata a fare il disco ho pensato che l’avrebbe ascoltato pure lei e quindi c’era una responsabilità”.
L’ALBUM – “È stato l’unico scopo, dall’inizio, di questo lavoro: cercare la bellezza, trovare i colori – ha scritto sui social –. Ho chiuso gli occhi e ho fatto suonare a casa mia le voci che avevo ascoltato per strada durante il carnevale, ho ricordato il vajenado cantato in piazza con i santi bevitori di Cartagena, i concerti su una barca rattoppata e persa nel caribe con musicisti incontrati su un confine, le serenate romane per un’india di Manaus, le danze contadine nell’Ilha do Marajo, i canti dei minatori del Potosì. Ho chiuso gli occhi e ho cercato tutti i tramonti, gli ampi spazi, e i cieli di supercolori… erano lì, dentro di me, dovevo solo acchiapparli e portarli nel posto in cui vivo: eccola la tristezza che balla… è un sentimento vitalista… è un esigenza di libertà, nonostante tutto, o forse proprio per tutto. Tutto quello che sta succedendo. Sono andato a cercare la bellezza e i colori, questi sono quelli che sono riuscito a trovare: adesso sono vostri. Buon viaggio”.