15/5/2017 – “Sarebbe avvenuta alcuni giorni fa presso il campo nomadi di Via di Salviati, la presunta aggressione, consistente in un paio di schiaffi a Lorenzo De Cicco, cronista di un noto quotidiano romano. Il giornalista, che si sarebbe introdotto spontaneamente all’interno del Campo al fine di reperire informazioni ed immagini, a pochi giorni dal “rogo di centocelle” dove hanno perso la vita tre giovani persone di etnia rom, sarebbe stato allontanato dallo stesso in malo modo. L’episodio, che era passato sotto silenzio, forse anche a causa dell’imprudenza e della mancata delicatezza dell’operatore coinvolto, – spiegano dall’Ugl – viene ripreso oggi dal noto quotidiano, che nel titolo dell’articolo individua un preciso colpevole: I “vigili di Roma Capitale”, accusati di “tollerare” le aggressioni da parte dei rom”. Non ci sta il sindacato UGL dei caschi bianchi romani, che in una nota del Coordinatore Romano Marco Milani tende a chiarire: “Che campi in cui l’ottanta per cento di abitanti risulta avere numerosi precedenti penali, possano presentare situazioni ad alto rischio, lo denunciamo da anni. Questo ha portato ad un mutamento delle nostre stesse modalità di intervento, che prevedono come i controlli da parte della Polizia Locale di Roma Capitale, all’interno di queste vere e proprie enclavi, devano essere eseguiti “in forze”. Questo però dovrebbe far riflettere coloro che, sopratutto in un difficile momento di lutto della comunità, decidono a proprio rischio e pericolo di avventurarvisi all’interno, alla ricerca di un’improbabile scoop. Per quello che concerne poi la presunta “ignavia”‘ dei vigili, che non avrebbero dato a quanto si legge, la giusta considerazione alla riferita aggressione, è bene specificare come, il giorno dell’episodio fosse presente all’uscita del campo, anche personale del reparto mobile della Polizia di Stato. La critica ai caschi bianchi romani, appare quindi gratuita, strumentale ed ingiustificata. È ora di finirla con gli attacchi mediatici ad una categoria che quotidianamente ed in condizioni difficili, fa del proprio meglio per servire la municipalità cui appartiene. Se davvero al giornalista sono stati rifilati due sganassoni, questo non è avvenuto alla presenza degli agenti, per cui, al pari di ogni cittadino, consigliamo allo stesso di recarsi in ufficio e presentare denuncia, invece di polemizzare con agenti totalmente estranei ad una vicenda, che, – concludono dalla UGL – anche dove fosse avvenuta realmente, si sarebbe certamente potuta evitare con un briciolo di buon senso”.