Roma, 18 febbraio – Artigiani, commercianti e piccole imprese, arrivati da tutta Italia, si sono dati appuntamento a Piazza del Popolo a Roma per lanciare l’allarme sulla gravità della situazione economica italiana. Si sono presentati in 60mila alla manifestazione organizzata da Rete Imprese, l’associazione che raggruppa Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, Cna e Confartigianato. I manifestanti chiedono a gran voce una svolta urgente in politica economica al nuovo governo che si insedierà a breve. “Il tempo delle attese è finito” dicono gli organizzatori, “senza impresa l’Italia non esiste. Vogliamo che il 2014 sia l’anno della svolta”. Il tutto sotto lo slogan “Riprendiamoci il futuro”.
Sul palco si sono alternati diversi Presidenti di associazione che, parlando a nome di tutti i presenti, hanno illustrato i reali problemi economici dell’Italia. “Chiediamo una convocazione urgente al nuovo presidente del Consiglio. Noi non molleremo. Faremo delle proposte ma saremo incalzanti. Siamo aperti al dialogo ma siamo pronti a tornare in piazza se non avremo risposte rapide e concrete”, chiede Marco Venturi, presidente e portavoce di Rete Italia Imprese. La richiesta è chiara: un cambiamento immediato da parte del governo che sarà guidato da Matteo Renzi. “Il prossimo governo deve prendere atto di questa forza, dell’enorme malessere e delle difficoltà che vivono le nostre imprese. E’ ora di cambiare registro”.
Alla base della manifestazione c’è un profondo disagio vissuto da migliaia di imprenditori del Paese. Chiedono una maggiore considerazione, di essere identificati nel piano politico e dalle istituzioni come il principale sistema produttivo italiano. “Ci devono tenere in considerazione. Quand’è che questo Stato inizia a risparmiare?”, ha sottolineato Giorgio Merletti, leader di Confartigianato. “Renzi deve essere preoccupato. Deve abbassare le tasse. Sono troppi i nostri colleghi che hanno perso tutto”. E lancia l’ashtag #matteostaipreoccupato, dedicato al futuro Premier.
Sulla stessa linea è l’intervento di Giacomo Basso, presidente di Casartigiani: “Abbiamo dimostrato alla politica che noi siamo pronti a lottare. Oggi Piazza del Popolo è la piazza degli imprenditori italiani. Avete fatto un miracolo: era dal 92-93, l’era della minimum tax che non scendevamo in piazza”. Il pensiero di Basso va poi alle 144.000 imprese che non ce l’hanno fatta, un momento di cordoglio accompagnato dallo slogan “Dignità! Dignità!” urlato da tutti i manifestanti.
“Ci sono momenti, come nelle elezioni, che le nostre richieste si tramutano in programmi politici. Non c’è più tempo da perdere. Non si possono lasciare migliaia di famiglie sull’orlo del baratro. E’ a rischio la pace sociale”. Interviene così Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che ai politici dice: “Fate i governi, fate le riforme istituzionali e la legge elettorale. Ma fate in modo di fare riforme che sostengano gli imprenditori”.