Se non si approfondisse il significato, la rumpologia sembrerebbe una scienza come tante altre: la parola deriva dall’inglese “Rumpology” e sta a indicare la disciplina della lettura del futuro dal fondoschiena delle persone.
Possibile che una scienza del genere sia credibile? Da qualche anno Ulf Buck, un tedesco che è stato ribattezzato “medium del sedere”, pratica la rumpologia con buon seguito: Buck è cieco e la palpazione del sedere gli consentirebbe di scoprire personalità e altri dettagli degli sconosciuti.
La rumpologia non è sostenuta da documenti ufficiali, ma c’è chi parla dell’antica Babilonia per indicare il luogo esatto in cui sarebbe nata. Il medium teutonico ha rilasciato una intervista interessante alla Reuters, spiegando come il sedere sia più intenso di una mano e quindi dotato di maggiore capacità di espressione.
Inoltre, la sua forma tende a modellarsi con il trascorrere degli anni. Un esempio citato da Buck per inquadrare meglio la rumpologia è quello delle natiche muscolose, indicative, a suo dire, di una personalità piena di carisma e creatività. Un fondoschiena più flaccido, invece, segnalerebbe una persona poco flessibile, impaziente e dotata di scarsa praticità.