Roma 26 febbraio – Il neurologo David Perlmutter, degli Stati Uniti, ha di recente pubblicato un articolo su Alternative and complementary therapies in cui sostiene che troppi carboidrati semplici (zuccheri) e complessi (pane e pasta), possono causare problemi al cervello, tanto da far sviluppare, in alcuni casi, demenza precoce. Secondo quanto scritto dall’esperto, l’alto consumo di glutine, di cui sono ricchi i carboidrati, porta all’elevata produzione di zonulina. Quest’ultima è un ormone gastrointestinale che rende più impermeabili le barriere dell’intestino e quella emato-encefalica e che Alessandro Fasano ha definito come “una specie di chiave che apre le porte fra una cellula e l’altra della parete intestinale.” Perlmutter ha detto che fin troppo spesso si sottovalutano le calorie contenute negli alimenti e che proprio quelle contenute dai carboidrati fanno male alla fisiologia del corpo. “Viviamo con la nozione sbagliata che una caloria sia una caloria ma non è così, né per il cervello né per le altre parti del corpo.” Secondo quanto ha scritto anche in suo libro è sicuramente importante gestire la propria alimentazione in base all’apporto calorico, ma ancora più importante dovrebbe essere conoscere e distribuire tali calorie in base alla loro origine: appena il 10% dovrebbero arrivare dagli zuccheri e il 50% dai carboidrati complessi. Ha continuato affermando che: ” La piramide alimentare ha messo grasso e olio nella parte superiore, il che significa che il grasso dovrebbe essere evitato, mentre ci viene detto di martellare il nostro corpo con alimenti ricchi di carboidrati. Questa è una raccomandazione che va contro ciò che gli esseri umani hanno mangiato per oltre il 99% della nostra esistenza su questo pianeta.”
Un limitato consumo di carboidrati si può rivelare inoltre un valido strumento contro la depressione e lo stesso Dottore lo ha sperimentato su alcuni pazienti, mentre riducendo l’apporto di glutine e carboidrati in bambini che soffrivano di deficit dell’attenzione o giovani affetti da demenza si ha avuto un miglioramento della situazione.
Ponendo al centro della questione l’apporto di carboidrati si rischia una velata accusa all’alimentazione ritenuta da più nutrizionisti tra le più salutari in assoluto ovvero la Dieta Mediterranea, che, attenendoci alla tesi del neurologo, in alcune sue varianti causerebbe squilibri nell’organismo. Poiché tutto ciò che si mangia ha delle ricadute sulla salute è chiaro che sia necessario seguire una dieta bilanciata per non sviluppare tali disturbi. Con le sue affermazioni tuttavia non ha voluto bocciare la Dieta Mediterranea, ma ha voluto sottolineare come sia necessario gestire in modo corretto tutto ciò che si consuma. La limitazione ovviamente non deve arrivare ad eccessi in quanto patologie come infarto e ictus hanno tra i fattori di rischio un’alimentazione troppo povera di carboidrati. Il Dr. Perlmutter si è poi detto a favore dell‘assunzione di carne di manzo allevato con mangimi vegetali.