E’ tutto pronto ormai per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa dalle Associazioni Libera e Avviso pubblico. Giunta alla diciannovesima edizione, ricorderà oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie “solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere”. “Ma da questo terribile elenco – sottolinea Libera – mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare”.
Una scelta quella di Latina dovuta alla presenza sul territorio della malavita organizzata e che tenta da decenni di inquinarne il territorio. A spiegarlo anche nel Rapporto DNA 2013 il sostituto procuratore nazionale antimafia Diana de Martino: “la provincia di Latina ha da sempre subito le infiltrazioni dei gruppi criminali organizzati, soprattutto di matrice campana, – invogliati per la vicinanza geografica e per la minore pressione investigativa rispetto ai territori di origine – ad estendere la loro operatività nel Basso Lazio, come accertato da vari procedimenti penali. Recenti attività giudiziarie hanno documentato l’interesse dei sodalizi camorristici ad investire in quel territorio, caratterizzato da importanti attività commerciali (tra tutte quelle relative agli stabilimenti balneari, alle attività ricettive del litorale, ed al turismo). I reiterati interventi nei confronti dei prestanome del clan Mallardo, che hanno condotto al sequestro di un patrimonio imponente soprattutto in campo immobiliare, hanno in gran parte interessato la provincia di Latina. Quanto ai gruppi calabresi e siciliani, le pesanti infiltrazioni, soprattutto nell’area di Fondi ove è ubicato uno dei più grandi mercati ortofrutticoli d’Europa, si desumono dalla sentenze relative ai procedimenti Damasco e Sud-Pontino”.
Intanto oggi a Roma arriveranno da tutta Italia 700 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di circa 15.000 persone che hanno subito il dolore della perdita di un loro caro per mano della violenza mafiosa. Alle 17,30 è prevista la veglia di preghiera, presieduta da Papa Francesco, con tutti i familiari accompagnati dai rappresentanti territoriali di “Libera”, dai referenti di alcune delle 1600 associazioni aderenti e dai rappresentanti istituzionali che hanno confermato la loro partecipazione. La veglia con papa Bergoglio, nella parrocchia di San Gregorio VII, durerà fino alle 19.
Roma, 20 marzo