Roma, 21 Marzo- Come Icaro, Ayrton Senna si avvicinò troppo al sole e cadde. Gloria, successo, velocità. Una vita intera dedicata alla Formula 1 e che proprio a causa di questa passione venne stroncata, troppo presto, il 1 Maggio di vent’anni fa. Ma oggi, come chiarisce il doodle del popolare motore di ricerca, non si ricorda la morte del più grande pilota di sempre. Oggi si festeggia la sua vita.
Se non fosse deceduto sulla pista di Imola, oggi Ayrton Senna da Silva avrebbe compiuto 54 anni. E’ impossibile non pensare a quante emozioni avrebbe potuto ancora regalare al mondo. Dopo Michael Schumacher e Alain Prost è il terzo pilota con il maggior numero di vittorie. Imbattibile sull’asciutto e ostico sul bagnato, Senna era capace di imprese sensazionali: indimenticabile è la sua vittoria in Brasile, in condizioni fisiche improbabili. Arrivò al traguardo così provato che abbracciò il padre e Ron Dennis, suo presidente nel periodo McLaren, con uno slancio pieno di commozione. Tutt’ora questa è una delle immagini di sport più emozionanti di sempre.
Il pilota brasiliano era famoso per la sua dedizione al lavoro e per la fede che non lo abbandonò mai fino all’ultimo fatale giorno. Anche allora la Formula 1 era un mondo difficile, ma Senna era perfettamente consapevole delle regole del gioco. Talmente sicuro delle sue capacità che fu uno dei pochi a scardinare un sistema storicamente basato sulla spericolatezza. La tragedia però tocca anche le leggende. Ha tolto Ayrton Senna dalle piste, ma mai riuscirà a cancellare il suo ricordo dal cuore dei tifosi.
Nell’anno dell’uscita di “Rush” (apprezzato film sulla storia di Niki Lauda firmato dal premio Oscar Ron Howard) e della riscoperta del fascino delle corse automobilistiche su pellicola, mi sento di consigliare un altro capolavoro di cinematografia. Si tratta sulla carta di un documentario, ma è molto molto di più. Diretto nel 2011 da Asif Kapadia, il film a cui mi riferisco si chiama “Senna“. Inutile dire che l’opera parla appunto del pilota brasiliano e della sua strabiliante carriera. Lo fa alternando i successi sulle piste ai lati più nascosti, umani e inediti del grande Ayrton Senna. Il film è una vera e commovente dedica ad un uomo che ha scritto la parola “mito” di fianco al suo nome. Imperdibile.